L’addio ai carabinieri morti, tutto quello che c’è da sapere sui funerali

Dove seguire la cerimonia, come cambia la viabilità a Padova. Attese migliaia di persone nel pomeriggio al funerale dei militari nella chiesa di Santa Giustina in Prato della Valle

Alice Ferretti
La Basilica di Santa Giustina
La Basilica di Santa Giustina

Padova oggi si ferma, e nel suo silenzio risuona il dolore di un Paese intero. Alle 16, nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, si celebrano i funerali di Stato di Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, i tre carabinieri morti nell’esplosione del casolare di Castel d’Azzano, nel Veronese. Non solo un saluto istituzionale, ma un momento di lutto collettivo per tre uomini in divisa, tre servitori dello Stato, che se ne sono andati nell’esercizio del loro dovere.

Oggi le bare, coperte dal tricolore, saranno al centro della navata, davanti alle massime cariche dello Stato: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il ministro della Difesa Guido Crosetto, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, una delegazione di Italia Viva guidata dalla senatrice Daniela Sbrollini, il presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Padova Sergio Giordani e molti altri rappresentanti istituzionali e dell’Arma.

La cerimonia

La cerimonia, che si potrà seguire in diretta sul nostro sito, si svolgerà in una basilica blindata, con accesso limitato a 1.200 persone. Per tutti gli altri, due maxi-schermi – uno sul sagrato di Santa Giustina e uno più in là, verso l’Isola Memmia – permetteranno di seguire le esequie. Il Comune ha predisposto servizi straordinari: bagni chimici, presidi medici, deviazioni del traffico e mezzi pubblici garantiti lungo le corsie dedicate.

Dalle 13 alle 19 saranno chiuse al traffico Prato della Valle – corsie veicolari sud ed est; via Andrea Briosco; via Beato Luca Belludi– nel tratto compreso tra riviera Del Businello e Prato della Valle; via Cavazzana; via Giacomo Leopardi – nel tratto tra via Manzoni e via Cavazzana. Nella stessa fascia oraria sarà istituito l’obbligo di svolta a sinistra per i veicoli provenienti da corso Vittorio Emanuele II all’intersezione con Prato della Valle.

La viabilità

È inoltre prevista la sospensione temporanea delle ordinanze relative alla corsia preferenziale di riviera Tito Livio; al transito e la sosta di veicoli autorizzati nell’area pedonale di Prato della Valle – angolo nord-ovest; alla Ztl del centro storico in via Del Santo; alle corsie riservate di riviera dei Ponti Romani, riviera Del Businello, via Cavazzana e via Giacomo Leopardi.

Sarà autorizzato, sempre dalle 13 alle 19, il transito ai taxi e ai veicoli a noleggio con conducente nella corsia riservata al servizio tranviario sul lato nord di Prato della Valle. Durante lo stesso periodo sarà disposto lo spegnimento dei varchi elettronici di controllo delle corsie riservate in via Del Santo, riviera Del Businello, riviera dei Ponti Romani, via Cavazzana, via Giacomo Leopardi e Prato della Valle, compresi i varchi d’uscita.

Verrà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli in Prato della Valle, nell’area fronte ristorante Zairo e nel lato est compreso tra il tratto adducente al Centro Antonianum, incluso, e via Briosco (area esterna alla carreggiata), oltre che in via Cavazzana su entrambi i lati.

Misure straordinarie

Una misura straordinaria, decisa dalla Prefettura per motivi di sicurezza, riguarda anche la rimozione dei cassonetti e il sigillo ai cestini per i rifiuti lungo tutto il percorso che seguirà il corteo funebre.

Dalle prime ore del mattino, su disposizione di AcegasApsAmga, i contenitori stradali saranno rimossi e i cestini sigillati nelle vie Rismondo, Tommaseo, Foscolo, corso del Popolo, corso Garibaldi, riviera dei Ponti Romani, riviera Tito Livio, riviera Ruzante, riviera Businello, via Belludi e in tutta l’area di Prato della Valle. La raccolta rifiuti in quest’area sarà sospesa per l’intera giornata di oggi e riprenderà regolarmente il giorno dopo.

Intanto Padova ha proclamato il lutto cittadino, come ha fatto la Regione Veneto. Bandiere a mezz’asta, scuole coinvolte nel ricordo, campane che suoneranno a lutto.

Marco Piffari aveva 56 anni, era luogotenente carica speciale, comandante della Squadra Operativa del 4° Battaglione Veneto. Valerio Daprà, anche lui 56 anni, era brigadiere capo qualifica speciale, in servizio nell’Aliquota di Primo Intervento del Nucleo Operativo di Padova. Davide Bernardello, il più giovane, 36 anni, carabiniere scelto, era un collega e amico stretto di Daprà.

I meriti speciali

I tre militari stati promossi post mortem per meriti speciali: Piffari è stato promosso a Sottotenente, Daprà promosso a Maresciallo, Bernardello promosso ad Appuntato. La promozione post mortem è un atto onorifico e simbolico usato per rendere omaggio al sacrificio di chi è deceduto in servizio o in circostanze meritevoli di riconoscimento.

I tre militari hanno perso la vita insieme, nella notte tra martedì e mercoledì, all’interno di un casolare che secondo le indagini era stato trasformato in una trappola esplosiva. L’ipotesi della Procura di Verona è di strage, e i tre fratelli Ramponi – Dino, Franco e Maria Luisa – risultano al momento indagati per strage, detenzione di esplosivi (molotov) e resistenza a pubblico ufficiale .

Nella camera ardente, allestita nel cortile del Comando Provinciale di via Rismondo, a Padova, centinaia di persone ieri sera e questa mattina si sono raccolte in silenzio. Amici, colleghi, cittadini comuni. Alcuni hanno lasciato un fiore, altri si sono fermati in raccoglimento. Un dolore composto, ma tangibile che non si esaurirà certo con il funerale di oggi. 

 

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova