Gesù diventa Cucù alla recita di Natale, arrivano le scuse delle maestre

«Riconosciamo l'errore e ci scusiamo». Lo scrivono gli insegnanti della scuola De Amicis di Agna (Padova) al centro di una rivolta da parte dei genitori dopo che era stata decisa una recita di Natale senza riferimenti cattolici

Il testo della canzone canzoncina di Natale
Il testo della canzone canzoncina di Natale

Il giorno dopo la contestata recita scolastica, con il “Gesù censurato” che diventa “Cucù”, arriva una nota ufficiale dalle insegnanti della scuola “De Amicis” di Agna e dalla dirigente scolastica Caterina Rigato. Le prime si scusano per l’errore, la seconda si dissocia da queste scelte.

Ecco la nota diffusa venerdì mattina: “In riferimento all’accaduto, noi insegnanti del plesso “E. De Amicis” di Agna, riconosciamo l’errore e ci scusiamo. Non era assolutamente nostra intenzione mancare di rispetto ai bambini e alla comunità intera.

Tutto ciò che viene fatto nella scuola è sempre stato fatto a favore della crescita, per una formazione umana, culturale e civile dei bambini. Sottolineiamo il nostro grande dispiacere per questa vicenda. C’è la nostra piena consapevolezza che l’inclusione si fa non togliendo dei riferimenti religiosi e culturali fondamentali, che peraltro connotano la nostra storia e la nostra cultura. Da sempre si opera con l’intenzione e l’impegno di educare nel rispetto e nella sensibilità di tutti”.

Bufera sul Natale censurato ad Agna in provincia di Padova: Gesù diventa Cucù
Il testo modificato della canzone cantata dai bambini della elementare di Agna

Continuano le docenti: “Nonostante la modifica purtroppo effettuata su una canzoncina, non abbiamo mai pensato di intaccare il significato della Natività che abbiamo comunque valorizzato con altri testi e con la realizzazione dei presepi. L’intento era di trasmettere il messaggio del dono, dell’incontro, del rispetto, dell’uguaglianza, dell’accoglienza, accompagnando tutti a conoscere il vero valore del Natale, senza rinunciare al simbolo del Natale, la Natività”.

La considerazione finale: “Siamo consapevoli del pesante errore che ha urtato comprensibilmente la sensibilità delle famiglie”.

C’è poi la dura presa di posizione di Caterina Rigato: “La Dirigente Scolastica si dissocia completamente dalle scelte effettuate, delle quali peraltro non era stata messa in alcun modo a conoscenza. Ribadisce quanto già dichiarato nella giornata di ieri in relazione al compito della scuola che nel rispetto della storia, dei valori e della cultura del nostro paese educa all’accoglienza, all’inclusione, al rispetto dei diritti di ciascuna persona”.

La scelta di censurare il riferimento a Gesù nella recita di Natale ha trovato nelle scorse ore la dura condanna, tra gli altri, del presidente veneto Luca Zaia, del ministro Luca Salvini, dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan e di molte altri parti politiche.

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