Giorgia compie 5 anni oggi in ospedale: sommersa dai doni dei follower

PADOVA. È stata letteralmente sommersa da una montagna di regali la piccola Giorgia Kus, 5 anni oggi, la bambina affetta da una malattia sconosciuta che per diversi mesi l’ha costretta in terapia intensiva. La bimba, originaria di Trieste, era rimasta per 5 mesi all’ospedale di Padova, dove per diverso tempo ha versato in condizioni molto critiche. Poi la ripresa. Nonostante la sua malattia non abbia ancora oggi un nome, a poco a poco Giorgia ha cominciato a stare meglio, a respirare da sola, a parlare e giocare.

Compleanno in reparto
Tre settimane fa è stata così trasferita al centro di riabilitazione “La nostra famiglia” di Conegliano, dove si trova tutt’ora e dove oggi, lunedì 6 aprile, soffia le sue 5 candeline. La piccola ha migliaia di follower: la sua storia ha fatto il giro d’Italia. La famiglia ha aperto una pagina su Facebook dedicata alla piccola e seguita da migliaia follower. Ogni giorno mamma e papà pubblicano un video dove ridono, scherzano e giocano con Giorgia. E sono state proprio le persone che seguono la piccola su Facebook a sommergerla di regali in occasione del suo compleanno.

Continue sorprese in arrivo
Già da un paio di giorni al centro di riabilitazione arrivano ininterrottamente consegne di Amazon. E per ogni scatolone ricevuto Giorgia e il suo papà William fanno un video dove ringraziano chi ha avuto il pensiero per la bambina. Niente sorpresa: «Volevo tenere i regali nascosti fino al compleanno, ma sono arrivati tutti insieme e Giorgia li ha visti, così abbiamo dovuto dirle che erano per lei», racconta il papà. «Oltre ai regali ci sono tante persone che scrivono per sapere come sta nostra figlia, ci fa molto piacere». E così nella stanza che ospita la bimba adesso ci sono decine e decine di scatoloni e confezioni regali: mattoncini Lego, peluche, tanti album da disegno, penne e matite colorate.

Segnali di ripresa
Intanto la malattia di Giorgia, una patologia rara che tormentava la piccola, sembra svanita: «Gli esami al midollo non hanno trovato nulla, l’infiammazione si è sgonfiata e i medici ci hanno detto che qualunque cosa fosse probabilmente se n’è andata via. Ora le braccia e il cervello sono a posto, il problema principale restano le gambe. Giorgia sta facendo esercizi di fisioterapia e logopedia ma è rimasta a letto per tanto tempo, per riprendere la mobilità le serviranno almeno un paio di mesi».
In quarantena per prudenza
Per quel riguarda l’emergenza coronavirus, Giorgia essendo immunodepressa è tutelata il più possibile dai genitori e dalla struttura dov’è ospite. «Giorgia può uscire dalla stanza solo per andare nella palestra della struttura, con l’obbligo di indossare la mascherina. Ci sarebbe anche un giardino con gli scivoli, ma lei non ci può andare. Io e la mamma poi non possiamo portarle cibo confezionato e dobbiamo misurarci la febbre prima di entrare in stanza».
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