I sogni dei bimbi di Vo’ vincono la paura del lockdown

“I bambini di Vo’” è cortometraggio presentato nello stand della Regione Veneto dell’hotel Excelsior al Lido, nel corso della Mostra del Cinema

VO' (Padova). «Torneremo a camminare nel mondo senza paura». Le parole cantate con un grande sorriso da una bimba di Vo’ durante una serata in ricordo delle vittime chiudono in maniera commovente il breve ma toccante omaggio “I bambini di Vo’”, cortometraggio presentato ieri nello stand della Regione Veneto dell’hotel Excelsior al Lido nel corso della Mostra del Cinema. A curarlo lo studio The Skills.

Per la prima volta a parlare sono i bambini di Vo’, il primo comune con Codogno diventato zona rossa lo scorso febbraio nel tentativo di contenere il diffondersi del covid-19. Intervistati secondo un preciso schema studiato e condotto da una psicoterapeuta dell’età evolutiva, raccontano come hanno vissuto il lockdown per poi svelare le aspettative per il futuro, i propri sogni e quelli di un intero comune, ripartito grazie alle proprie eccellenze.

Sono sei bambini tra i sei e i dodici anni (Thomas, Michelle, Zaccaria, Letizia, Rebecca e Riccardo), ognuno con la propria storia (e almeno uno di loro colpito anche dalla febbre e portato in ospedale nel periodo di isolamento cittadino), la propria visione del Covid («dalla Cina è arrivato a Vo’ e poi in tutto il Paese») e i propri sogni per il futuro (il più grande vuole fare il meccanico, il più piccolo si accontenterebbe di una macchina volante). Li accomuna la visione del coronavirus: è di colore rosso come un semaforo che non lascia passare nessuno.

I bambini di Vo' raccontano il loro lockdown: ecco le sei giovani voci della "zona rossa"


«Il film», dice il sindaco di Vo’, Giulio Martini, «mostra il grande senso di responsabilità dei nostri ragazzi, ma anche – e per noi è orgoglio doppio – delle loro famiglie e di come tutti hanno affrontato il lockdown e trasmesso ai piccoli un grande segnale di responsabilità». I piccoli protagonisti non c’erano ieri all’Excelsior, assenti giustificati per la ripresa della scuola in attesa dell’arrivo lunedì del presidente Sergio Mattarella. «Ritorno sereno», sottolinea il sindaco, «verso la normalità. È il confronto continuo che li farà crescere». Per ora restano bimbi, con tutti i sogni della loro età.

«Mi è mancato l’uscire con gli amici, ma anche l’andare in trattore con mio nonno ad aiutarlo a lavorare», confessa una delle piccole voci del film, mentre un’altra alla domanda su cosa veda nel futuro senza esitazione risponde solo: «Basta morti». «Abbiamo voluto dare voce ai bambini», spiegano dallo studio The Skills, «Perché pur avendo vissuto il lockdown in prima persona erano gli unici a non aver ancora parlato. Le loro storie e il loro modo di raccontare invece spiegano molto meglio il vero vissuto della città».

Il docufilm nasce da un’idea di Lorenzo Munegato (montaggio di Antonello Monti, riprese di Alberto Pezzella) ed è stato prodotto da The Skill che affianca il Comune di Vo’ e il Consorzio di promozione turistica Terme-Colli Euganei. Al progetto (che ora dovrebbe avere una diffusione ampia tra scuole, biblioteche e qualche festival), arriva il sostegno del presidente della Regione Luca Zaia: «Molto utile e bello dare voce a chi ha vissuto suo malgrado una pausa forzata lunga e non facile. Bisogna partire dai bambini per tornare a vedere il futuro senza paura» . —


 

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