Il Pd alza il tiro sulle spa regionali

VENEZIA. Il Partito Democratico in consiglio regionale alza il tiro sulle partecipate della giunta Zaia. «Chiediamo l’istituzione di una commissione d’inchiesta su tutte le Spa regionali» tuonano Lucio Tiozzo, capogruppo, e Graziano Azzalin: «Preoccupa la smobilitazione dei fondi di rotazione di Veneto sviluppo.E i fondi Bei promessi in consiglio ci sono o è stata venduta la pelle dell’orso prima di averlo ucciso?»
Secondo i due consiglieri del Pd, «la tempesta che si sta abbattendo giorno dopo giorno sulle società partecipate della Regione mette ora nell’occhio del ciclone Veneto Innovazione, sommersa dai debiti e avviata verso il commissariamento. L’ennesimo, triste esempio di fiumi di promoesse e fondi buttati a mare. Anche tutto quanto enfaticamente annunciato da Zaia con il Patto dello sviluppo si sta rivelando un Pacco per lo sviluppo». Secondo Tiozzo e Azzalin, è bene che il consiglio regionale istituisce una commissione generale d’inchiesta su tutte le partecipate regionali. I due denunciano «lo sfascio della Regione, che fra la commissione d'inchiesta su Arpav e quella sui lavori pubblici, fa sembrare chiaro che né il Consiglio né la Giunta hanno più il controllo sulle spa, visto anche quello che sta accadendo a Veneto Sviluppo ed al suo patrimonio».
Con il destino della società Terme di Recoaro e di Rovigo Expo praticamente segnati, secondo il Pd esiste «un effetto domino» che travolgerà anche Veneto Sviluppo, «che sta disperdendo un tesoro di 50 milinoi, quasi tutto con finanziamenti a fondo perduto invece che, come previsto, con fondi di rotazione in grado di rigenerarsi. Un errore gravissimo che pagheremo caro fra qualche anno quando le casse saranno svuotate:così si costruisce il domani del Veneto o solo l’oggi di qualcuno?»
Per i due consiglieri del Partito Democratico anche i 16 milioni del fondo per il Polesine, distribuiti a pioggia in modo personalistico, sono stati sottratti dai fondi di rotazione, come più volte stigmatizzato non solo dal Pd, ma dalla Provincia di Rovigo, dai sindacati, dal Consvipo e perfino dalla Cna. Gli effetti di queste gestioni spregiudicate sono sotto gli occhi di tutti:la pazienza è finita.
Sul tema delle partecipate, la giunta informa che la delibera che riordina le partecipazioni indirette della Regione è in via di presentazione e sarà approvata in una delle prossime sedute. Sulle cosiddette società “partecipate indirette” della Regione, saranno proposti una serie di interventi: dalla messa in liquidazione alla cessione sul mercato, all’accorpamento per funzione.
Al termine del processo indicato, è prevista una riduzione delle partecipazioni intorno al 50 per cento.
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