La Grande Alluvione del 1966 in un libro ricco di storie e fotografie

In edicola con il nostro giornale dal 4 novembre il libro "1996 La Grande Alluvione", scritto da Lorenzo Somma e pubblicato da Editoriale Programma. Il volume vuole essere una panoramica su quanto accaduto ai primi di novembre 1966 nel Nordest.
L'autore, il professor Lorenzo Somma, ora residente a Mirano, ha vissuto in prima persona il dramma dell'Aqua Granda, abitando all’epoca dei fatti nei pressi dell'Arsenale di Venezia. Ha raccontato la vicenda in ordine cronologico, giorno per giorno, descrivendo quanto accaduto dal 3 al 9 novembre 1966.

Si parla quindi soprattutto di Venezia, e lungo la narrazione scorrono tante foto gentilmente concesse dall'Archivio della Comunicazione di Venezia, poi dell' Isola di Pellestrina dove si sono sgretolati i Murazzi: vi sono narrate testimonianze di una famiglia e di un allora maresciallo dei carabinieri, è stato interpellato il comitato della "grande paura" di Pellestrina, il Museo dei Murazzi e dell'alluvione a San Pietro in Volta, ognuno dei quali ha fornito foto e contributi. Le foto sono particolareggiate come solo persone locali possono esserlo.
Ci si sposta poi al Sandonatese, con foto della piena del Tagliamento e l'inondazione di Latisana cui viene affiancata la prima pagina del Messaggero Veneto.
Si passa in contemporanea al Bellunese, anch’esso fortemente colpito dal dramma, con ponti, case distrutte e
vite spezzate, nonché particolare attenzione viene posta a quanto accaduto alla frazione di California, cancellata dal disastro.

Si parla della rotta del Piovego a Noventa Padovana e gli allagamenti di Vigonovo e di parte della Riviera del Brenta con foto delle Biblioteche locali e della provincia di Treviso. Di impatto sono anche le due testimonianze di Mira. Un capitolo finale attinente ai provvedimenti adoperati in seguito al disastro, come il Mose, chiude l’opera.

L'autore. Lorenzo Somma, nato a Venezia nel 1947, laureato in Letteratura greca, docente per quaranta anni di Italiano e Latino prima al Liceo Classico di San Donà di Piave, poi al Liceo Classico Franchetti di Mestre Venezia e quindi dal 1978 al Classico Elena Corner di Mirano, studioso e appassionato di storia e letteratura veneziana. Ha curato (2005) la prima edizione in italiano di Vita a Venezia dal 1861 al 1865 di Howells (traduzione di Cristina Nadin) e la pubblicazione (2011) di Marin Faliero lo sventurato doge di Venezia, con il testo tradotto dell’omonima tragedia di Lord Byron (traduzione di Cristina Nadin).
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