La replica di Antonveneta: «Abbiamo osservato le norme»

Gli avvocati che contestano il testamento depositato da Luciano Cadore con un ricorso al giudice chiedono di fare luce su tutti i movimenti nei depositi dell'istituto di credito
«La Banca precisa di aver mantenuto nella vicenda riferita dal vostro giornale un comportamento costantemente improntato ai canoni di correttezza e diligenza professionali, nell’osservanza della normativa vigente ed eseguendo puntualmente i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria». E’ il passo saliente della replica che l’ufficio Eventi e Comunicazione di Banca Antonveneta ha inviato in riferimento all’articolo dal titolo «Conti inaccessibili, ricorso al giudice» pubblicato ieri sul mattino di Padova. Il servizio si riferiva all’impossibilità, verificata dall’avvocato Antonio Lovisetto, custode dell’asse ereditario di Mario Conte (in forza del provvedimento di sequestro giudiziario del giudice Nicoletta Lolli), di accedere ai documenti relativi ai movimenti operati dall’erede universale Luciano Cadore, che ha trasferito i beni in un conto fiduciario.


«Banca Antoveneta respinge i fatti e i commenti relativi al proprio operato - recita la nota - riportati nell’articolo in questione. In ogni caso la Banca si riserva di esperire tutte le azioni necessarie al fine di tutelare la propria immagine nonché quella dei propri esponenti nelle sedi più opportune». Proprio alla luce delle difficoltà incontrate dall’avvocato Lovisetto nell’espletamento delle mansioni di custode, gli avvocati Giovanni Tagliavini ed Anna Soatto, dello studio Cortelazzo e Soatto, che curano gli interessi di una cugina del de cuius e degli enti beneficiari del lascito firmato da Conte nel 2007, hanno presentato un ricorso d’urgenza al giudice civile.


Resta ancora da chiarire se i beni dell’eredità Conte siano finiti, in tutto o in parte, alla società Aurora srl (capitale sociale 10 mila euro), di cui è amministratore unico il commercialista Alessandro Castellini e di cui è socio unico Monte Paschi Finanziaria spa. La srl sta in piazza Garibaldi 8 a Padova, dove ha sede pure la Libera Fondazione presieduta da Giustina Destro, beneficiaria di un contributo di un milione da parte di Cadore.

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