La terza vita di Baita Da grande accusatore a nuovo manager

Dal centinaio di incarichi a uno di studio di consulenza a Mestre Il rebus della Consta, l’azienda su cui starebbe ora puntando
Il titolare Chiarotto Romeo
Il titolare Chiarotto Romeo

MESTRE. La nuova vita di Piergiorgio Baita? Chi lo segnala protagonista di un grande attivismo segnala l’apertura di uno studio di consulenza nel centro di Mestre, chi ne garantisce l’assoluta estraneità al settore delle costruzioni, chi lo descrive come semplice coltivatore di pomodori nella sua villetta di Mogliano Veneto.

Quel che appare certo è, invece, che l’ex presidente della Mantovani nulla c’entra con la nuova gestione di Consta, la società consortile della Compagnia delle opere il cui curatore ha recentemente ceduto in affitto di ramo d’azienda alla Palomar di Mestre, controllata dal Gruppo Mantovani. «So che gira che questa voce, che molti la rilanciano – spiega Graziano Debellini, a lungo presidente della Consta – : ma a questo punto è bene mettere un punto fermo. Non mi risulta che ne stia occupando Baita. Anzi, a me ha detto personalmente di aver chiuso. Per quanto riguarda Consta abbiamo sempre trattato con Romeo Chiarotto, che ha accettato di accollarsi anche un centinaio di dipendenti e solo questo basterebbe a fargli fa onore».

A mostrarsi scandalizzato del repentino attivismo del «nuovo Piergiorgio Baita» era stato, tra i primi, proprio Giancarlo Galan, che non hai mai nascosto la sua irritazione.

Baita, l’ingegnere veneziano che compirà 65 anni il prossimo 18 agosto, sembra l’uomo che visse due volte: cresciuto nell’impresa Furlanis e caduto una prima volta nella tangentopoli della Prima Repubblica, dopo qualche settimana di carcere aiutò i magistrati veneziani con disarmante semplicità l’architettura del patto tra i ministri Carlo Bernini e Gianni De Michelis. Ai socialisti spettava la laguna, ai democristiani la terraferma.

Vent’anni dopo, conquistata la presidenza della Mantovani e diventato il nuovo padrone delle costruzioni, Piergiorgio Baita è crollato dopo tre mesi e mezzo di carcere a Belluno: e ha raccontato il sistema Galan che aveva sostituito il patto Dc-Psi degli Anni Novanta. Da allora è il Grande Accusatore dell’inchiesta veneziana. Dalla Iniziativa spa della Prima Repubblica al Consorzio Venezia Nuova nella seconda.

Dell’arcipelago delle società dove Piergiorgio Baita stava nel consiglio di amministrazione si può ora farne solo l’elenco, come nei titoli di coda di un film. Solo in due società non si è ancora cancellato: nella Giubileo Messidoro di Argenta (Ferrara) e nella siciliana Mazara srl.

Gli incarichi di Baita, in tutto, erano ben 88: dal Veneto alla Lombardia, dalla Liguria alla Sicilia. Difficile pensare che uno capace di un ritmo di questo genere si accontenti del divano di casa. Dal Consorzio Venezia Nuova a Veneto City, dalla Pedemontana Veneta alla Romea Commerciale, dalla Orte-Mestre al Passante.

E poi una montagna di consigli di amministrazione: Dolomiti Rocce di Ponte nelle Alpi, Galermo di Catania, Ilia Orte-Mestre di Genova, Tsi 1 e Nuova Domina a Sesto San Giovanni, La Quado a Milano.

In via Belgio 26, sede della Mantovani, erano domiciliate tra le altre Venezia Lavori, Consorzio Lepanto, Consorzio Litorali Venezia, Giubileo Mandria, Passo Campalto, Acqua dei corsari, Sapri, Laguna sud, Polesina, Parco San Giuliano, Canale industriale, Ca’ Nordio, Nuovo casello di Padova est, Manco, Talea, Fama, Mose Treporti, Talea 2, Serenissima, Libeccio, Consortile per l’Expo 2015.

A Venezia la Società delle autostrade Serenissima, il Consorzio Costruttori Veneti, il Consorzio Venezia Nuova, la Palomar srl, la Arsenale Venezia spa, il Consorzio Fagos, l’impresa Mantovani, la Thetis spa, la Morfologia Venezia Move, il Consorzio Lepanto, la Laguna dragaggi, il Consorzio Litorali Venezia, la Alles lavori lagunari, la Nuova Fenice, la Venezia sanitaria finanzia di progetto, la Nuova Romea, la La Mose Treporti, il Gra, Consorzio Venice Link, Sifa, Adria Infrastrutture, Costruzioni Arsenale, Tressetre, New.Co Umberto I, Consorzio Vdm, Alfa, Consorzio Nogma, Arsenale Nuovo società consortile, Costruzioni Mose Arsenale, Intecno, Venice Ro.Port, Consorzio Nogara mare, Arsenale nuovo, Venice Ro-Port, Consorzio Si Tre, la Strada del Mare. Ad Arcugnano la Summano sanità consorzio ed spa. A Verona la Confederazione Autostrade. A Ravenna la Laguna dragaggi spa, a Roma la Ripascimenti Venezia. Le società editoriali Il Verona e Il Treviso. In Sicilia la San Vito di Santa Ninfa.

Daniele Ferrazza

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