L'assessore Donazzan canta "Faccetta nera" con Cruciani alla Zanzara su Radio 24

VENEZIA. "Faccetta nera, bell'abissina, aspetta e spera.....". E via con convinzione fino "a che l'ora si avvicina...". E poi un vuoto di memoria, ma non di ideali. La vicentina Elena Donazzan, in tasca la tessera politica di Fratelli d'Italia, appuntanto al petto l'incarico di assessora all'istruzione della giunta regionale di Zaia, canta l'inno fascista in diretta con Cruciani, davanti all'indignazione di Parenzo alla "Zanzara", il programma di Radio 24 in onda dalle 18.30 alle 20.50. Si è esibita nella puntata andata in onda lo scorso 8 gennaio.
A completare il testo l'aiutano i conduttori, la incalza in particolare David Parenzo, sorpreso e, a modo suo, amareggiato da tanta sfrontatezza nell'inneggiare ai valori del duce.
"Me l'ha insegnata zio Costantino quand'ero bimba", continua Elena Donazzan, "In altre case si cantava Bella Ciao. In fin dei conti siamo tutti figli e nipoti della stessa Italia". "Con la differenza", puntualizza Parenzo, "che Faccetta Nera inneggiava alla tirannide, Bella Ciao alla libertà. Eppoi lei è assessore all'istruzione".
"Ma via, Parenzo", gli replica Donazzan, "se ritiene che non faccia bene il mio lavoro, chieda che mi rimuovano". Non indietreggia di un passo l'assessora nel difendere il suo credo politico. E non è la prima volta in radio con Parenzo, Cruciani e Alberto Gottardo.
"Zio Costantino era un militare fascista, fedele ai suoi ideali, un uomo meraviglioso. Io lo amo. Quando, pressata da quello che mi insegnavano a scuola, gli ho chiesto perchè aveva scelto il fascimo. Mi ha risposto: 'Putea, se giura na volta soea'". E traduce per il popolo italiano in ascolto della Zanzara : "Bambina, si giura una volta sola".
Parenzo si scalda: "E' per quelli coem suo zio che la mia famiglia è dovuta fuggire dall'Italia". Cruciani intona di nuovo "Faccetta nera". E il discorso continua con Parenzo che contesta le leggi razziali firmate da Mussolini, l'assessora che gli dà ragione: "Sì, aberrante, un errore storico". Ma l'unico, "perchè Mussolini ha fatto cose buone". Tipo? "L'Iri, l'istituto per la ricostruzione industriale di cui oggi più che mai avremmo bisogno".
"Eppoi meglio io che canto Faccetta Nera con il sorriso, che la Boldrini imbronciata che intona Bella Ciao".
L'intervento si chiude passati i 7 minuti, s'indigna il popolo della Resistenza, non si stupisce la platea con simpatie fasciste che ascolta "La Zanzara".
E Donazzan è pronta a una nuova comparsata alla trasmissione di Cruciani e Parenzo.
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