L'attacco troll alle nostre pagine facebook, la nuova deriva no vax e gli haters... a teatro

Decine di utenti fantasma creati per inquinare il dibattito e propugnare la tesi della "dittatura nazi-sanitaria", ma anche le accuse di fake news sulle immagini dei nuovi assembramenti. Cronace da un'isteria collettiva più o meno pilotata

PADOVA. Si chiamano troll, sono fantasmi dei social. Account falsi, con nomi falsi. Vigliacchetti che si nascondono dietro a pseudonimi, nomi comuni tipo “Pietro Rossi” o  sarcastici come “Guido Lavespa”, che al posto della foto-profilo usano clip, disegni, foto rubate da profili veri (accade) o altro.

A volte li conosciamo, quelli in carne ed ossa dico. Alcuni sostengono che si celano dietro l’anonimato per evitare insulti, ma questo non è un campo per verginelle. Quasi sempre sono eterodiretti, più o meno consapevolmente. A volte sono fantasmi veri e propri nel senso che non esistono proprio, sono generati da una o più “centrali di troll”, e in questo i russi sembra siano ancora i migliori.

In queste ore le nostre pagine facebook sono state "trollate" da decine di account falsi, che mettono la reaction arrabbiata o commentano a modo loro i nostri post che riguardano il tema vaccinazione. Particolare accanimento sotto all'articolo che riferiva proprio di un altro attacco, questa volta ai danni della federazione pensionati della Cisl. Eccolo qui sotto

No vax contro la Cisl del Veneto: sindacato accusato di «propaganda nazi-sanitaria»

Difficile capire se dietro a questi account falsi ci siamo altrettante persone fisiche o se il tutto sia gestito in modo automatico o semiautomatico, a livello di bot. Di certo, una regia c'è. la dinamica è sempre la stessa: messaggi copincollati, "urlati" in maiuscolo, molti slogan e qualche raro intervento come questo:

"PERICOLO ....
Assembrarsi nei luoghi di Lavoro 5 giorni su 7 x  8 ore al giorno è tollerato, sicuro, moralmente e socialmente accettato. Hai mai sentito una frustrata infelice sbraitare addosso a qualcuno che va a lavorare tra centinaia di persone? Hei tu, tornatene a Casa !! Per colpa tua ci ammaleremo tutti.

Vuoi farti un giro nelle terapie intensive? Sii responsabile, rinuncia al tuo dovere quotidiano per il bene di tutti !  E invece no, non sentirete mai sbraitare qualcuno perché state andando ad assembrarvi al lavoro, perchè?
Perché la loro mente è PROGRAMMATA per ripetere a pappagallo ciò che mamma TV ha detto loro, e nella loro mente malaticcia e contorta:

Bar = Pericolo
Supermercato = sicuro
Festa con più di 6 persone = pericolo
Fila alle Poste di 50 persone = sicuro
Passeggiare e vivere in generale = pericolo
Lavorare con centinaia di persone = sicuro
Andare al Cinema, Teatro, Concerto = pericolo
ammassarsi su tram, metro, autobus = sicuro
come nel film "Essi vivono" siamo circondati da morti viventi!
Schiavi lobomizzati, per piegare un popolo bisogna renderlo ignorante, povero e malato. E morto dentro...."

Questi troll, su facebook, li abbiamo bloccati. Mentre rispettiamo chi dice cose educate mettendoci la faccia, come facciamo noi ogni giorno.

La domanda sorge spontanea: ma questi chi sono?

Non sono no vax, non esattamente. Sono gli alfieri della teoria della dittatura sanitaria, anzi nazi-sanitaria. Sono un pulviscolo di troll (appunto) e di pagine facebook, come questa.Il sito specializzato BUTAC (Bufale Un tanto Al Chilo) li racconta in questo articolo.

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Si chiama Homepage ed è la nuova newsletter curata dal sottoscritto. Racconta il giornalismo digitale e le sue interazioni con il mondo dei social, una sorta di backstage del nostro lavoro quotidiano sui siti e su tutte le piattaforme, con uno sguardo veneto ma anche con il racconto di ciò che accade intorno a noi.

Potete vedere qui la sua prima uscita e qui la seconda.

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Gli assembramenti e i negazionisti delle foto "dell'anno scorso"

Sabato sei febbraio. Si apre, di fatto, il primo weekend da "zona gialla" dopo una lunga attesa di un allentamento delle misure anti-Covid. Esplode la voglia di normalità. Esplode anche l'imbecillità di molti.

Il clou a Venezia, dove ai turisti da Carnevale si sommano i moltissimi ragazzi – fenomeno noto e ricorrente – che fanno l’aperitivo anticipato, complice un clima non troppo invernale, intruppandosi in rii e campielli.

La movida nel primo sabato di zona gialla a Venezia

Non c’entrano le immagini schiacciate artatamente con il teleobiettivo da fotografi falsificatori (ricordate i Navigli di Milano, prima ondata?), le foto sono chiaramente fresche, quasi tutti hanno la mascherina abbassata sotto il mento, ci sono anche i video, eppure… Niente, contro il vomitatoio social non c’è arma di dissuasione che tenga. E fatevi una vita, e lasciateci respirare, e siete schiavi delle multinazionali, e queste foto sono vecchie di un anno almeno, e sono passata e non c’era un cane…

E' come svuotare il mare con un cucchiaino.E a nulla valgono i pochi che, prendendosi la loro buona dose di insulti, cercano di remare contro l'onda insultante; ad esempio, cerchiando - nelle foto postate - le persone che hanno la mascherina, rigorosamente sotto al collo, per contrastare la tesi (ripetuta a pappagallo da decine di utenti) che le foto sono state scattate l'anno scorso - addirittura - "perché nessuno ha la mascherina".

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Le voci dei negazionisti interpretate dagli attori, l'effetto è surreale - di Daniela Mimmi

Il Covid sui social: le voci dell'odio interpretate dagli attori del Teatro Stabile di Bolzano

Il covid è un’influenza. La gente che segue le regole sono pecore. I giornalisti sono dei venduti servi del potere. E via di questo passo. Il tutto condito da volgarità e errori di grammatica. E tanta rabbia. Sono le mail che ogni giorno ricevono i giornali, i post che rimbalzano sui social che attraversano l’Italia e anche le frontiere.

Paolo Cagnan, condirettore dei quotidiani veneti del Gruppo L'Espresso (Il Mattino di PadovaLa Tribuna di TrevisoLa Nuova Venezia e Corriere delle Alpi), ed ex caporedattore dell’Alto Adige, ha avuto l’idea di farne recitare alcuni da degli attori del Teatro Stabile di Bolzano, dando vita a un esperimento, intelligente e innovativo chiamato TrueFake.

Cinque attori, precisamente Renato Avallone, Marta Dalla Via, Ottavia Piccolo, Paolo Pierobon e Marco Ripoldi hanno letto, e alcuni anche recitato, i commenti degli hater apparsi sulla pagina facebook sotto alle notizie sul Covid del Mattino di Padova. dato vita a TrueFake. In poche ore è rimbalzato da una testata nazionale all’altra, da un sito all’altro. Ne hanno parlato, oltre ai giornali citati, anche La Repubblica e ne ha parlato Selvaggia Lucarelli a Radio Capital, apprezzando decisamente l’iniziativa di Cagnan e il contributo degli attori. L’effetto è surreale.

Attraverso le voci dei cinque attori veniamo così a sapere che “se buttate via la tv il virus non esiste più”, che i giornali “devono dire così per continuare con i lavaggi dei cervelli”, che “uno che ha il raffreddore risulta positivo al tampone”. E ancora “Voi giornalisti siete tremendi. Quando scriverete che ci sono anche giornalisti con il virus, allora ci crederò un po’ di più”, “Dove sono i morti? O mettete i nomi e i cognomi e i paesi dei morti o chiudete questo giornalino. Dove sono i funerali ?“, “I positivi sono tutti immigrati che stanno contagiando tutti perché girano liberamente”, “Ma davvero credete a queste cazzate? Ma fatevi un giro negli ospedali, sono vuoti! Giornalisti falsi, solo per fare notizie!”, “Sicuri che siano morti per covid? Ne ho sentite tante di storie strane, di contributi dati per i morti di covid…”.

E c’è chi sentenzia: “Influenza nient’altro. Da che esiste l’uomo molti anziani sono morti per l’influenza. Il virus è modificato geneticamente dall’uomo per renderlo più virale, ma non è letale co…!” Poi scopriamo che “gli asintomatici sono sani e non possono trasmettere il virus, perché hanno una carica virale troppo bassa” e altre amenità del genere. In pratica, buona parte degli italiani ha una decina di lauree in medicina, virologia, immunologia, con master in scienze politiche e sociali, e soprattutto in giornalismo.

(Daniela Mimmi su "Alto Adige")

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