Le scuse degli specializzandidopo l'esposto all'Ordine dei medici
Sexy infermiere il giorno dopo, la polemica si accende. Ricapitoliamo subito per chi si fosse perso la puntata di ieri: i medici specializzandi dell’ospedale, per festeggiare il nuovo contratto, hanno deciso di fare una festa sabato sera in discoteca, all’Arcella. E per mettere un po’ di pepe all’evento, hanno scelto uno slogan azzardato: cerca le infermiere sexy. Con tanto di foto, sulla locandina che pubblicizza il party, di una bella infermiera mezza nuda, piuttosto attraente e disinibita.
Uno scherzo, una goliardata per farsi due risate? Sì, più o meno. Ma diciamo che le infermiere (e gli infermieri, s’intende) non l’hanno presa molto bene. Tanto che ieri mattina Fabio Castellan, presidente del Collegio infermieri della provincia di Padova, ha alzato la cornetta del telefono e ne ha cantate quattro all’Ordine dei medici. Che lo hanno girato al responsabile degli specializzandi, Domenico Montemurro, il quale ha dovuto ammettere che un party all’insegna delle infermiere sexy è stata una leggerezza, e ha chiesto scusa. Tutto a posto? Insomma... Durante la giornata hanno preso posizione anche Luigino Schiavon, presidente del collegio infermieri di Venezia, e il coordinamento infermiere della Uil di Padova. Tutti ovviamente indignati.
Le locandine delle infermiere sexy, che erano state appiccicate ovunque tra Policlinico e Monoblocco, sono state rimosse. La festa si farà, ma se qualcuno aveva pensato di vestire da infermiere due belle cubiste tutte tette e culo, dovrà ripensarci: meglio non giocare con il fuoco, anche perchè l’ordine degli infermieri ha presentato un esposto contro gli specializzandi.
La lettera inviata al presidente dell’Ordine dei medici Maurizio Benato, dopo aver ricordato l’articolo del mattino di ieri, lo segnala per «un eventuale avvio di un procedimento disciplinare a carico dei responsabili dell’accaduto». Quindi, nell’esposto si conclude affermando che «il collegio infermieri rimane indignato del fatto che dei medici insultino la professione, in questo caso infermieristica, nel suo insieme, rischiando di pregiudicare i positivi rapporti che intercorrono tra questo Collegio e l’Ordine dei medici».
L’Ordine ha reagito con una lettera di scuse, a firma di Domenico Montemurro, responsabile degli specializzandi padovani. Che dice: «Vorremo scusarci per i volantini affissi riguardo la festa. Non era nelle nostre intenzioni offendere nessuna categoria professionale (...). Chiediamo pertanto che venga compreso l’errore in buona fede e che siano accettate le sentite scuse di chi comprende l’errore fatto. Ci teniamo a chiarire che, se di una categoria abbiamo sempre avuto profondo rispetto e stima per il lavoro svolto, è proprio quella degli infermieri con cui tutti i giorni lavoriamo fianco a fianco».
Sarà sufficiente? Chissà. Intanto le infermiere della Uil si dicono indignate: aspettano il rinnovo del contratto, sono senza personale e «ci vediamo trattate così».
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