L’emiro si compra il centro commerciale

Santa Maria di Sala, sbarco degli arabi in Veneto: «È solo l’inizio», annuncia Al Bahar, imparentato con i reali di Dubai
Di Filippo De Gaspari

SANTA MARIA DI SALA. Lo sceicco degli Emirati si compra il centro commerciale Tom: a Santa Maria di Sala arrivano gli arabi con una pioggia di investimenti e aprono una nuova era economica e di sviluppo per la seconda zona industriale della provincia di Venezia dopo Porto Marghera. Yousef Al Bahar, emiro con legami (anche di sangue) con la famiglia reale di Dubai, ha visitato ieri mattina per la prima volta il Centro Tommasini, sulla Noalese, realtà che oggi fattura 30 milioni di euro l’anno e dà lavoro a quasi 200 addetti. Il futuro appare, almeno nei progetti, ancor più roseo. Recentemente infatti la galleria commerciale (e con essa anche il Centro Prisma, che è dall’altra parte della Noalese) è passata dallo storico fondatore Antonio “Tony” Tommasini a una cordata internazionale di imprenditori italiani e stranieri. L’emiro di Dubai detiene l’80% delle quote, ma capocordata è la società di Mirano Managing Evolution, rappresentata dall’ingegner Massimiliano Riolfo. Un nome già noto a Santa Maria di Sala per aver lanciato alcuni anni fa il consorzio di aziende Itp Venice, che guarda proprio ai mercati arabi, con ramificazioni a Doha e Dubai e che con questa operazione incassa forse il suo primo e più significativo successo dopo aver aperto uffici di rappresentanza nelle capitali di Emirati e Qatar.

I progetti sono ancora in divenire, ma le idee ben chiare: «Credo in questa regione, una delle più ricche d’Europa», ha detto Al Bahar, «questo è il nostro primo progetto di investimento qui, ne vedrete altri». Lasciando intendere di aver puntato gli occhi anche su altre realtà della zona industriale salese e del Veneto.

Il costo dell’operazione Tom è top secret, gli arabi non amano dire quanto spendono anche se problemi di liquidità certo non ne hanno. In paese però si mormora che la transazione sia avvenuta per qualcosa come 30 milioni di euro. «Nel giro di poco tempo», assicura Riolfo, «il Centro Tom diventerà un moderno “mall”, rivisto e ampliato, con nuove assunzioni di personale, moderne tecnologie di vendita online e un mercato sempre più ampio che guarderà soprattutto all’estero, dove i suoi marchi sono molto richiesti». Resterà il brand Tom-Tommasini e la sua storia così legata al territorio e per questo patron Tony Tommasini ha accettato di buon grado di cedere l’attività che è nata ed è sempre rimasta di famiglia. La sede di via Caltana subirà un restyling totale in chiave moderna e avveniristica, verrà addirittura ampliata e dunque sono previste nuove assunzioni. Ma soprattutto sbarcherà nel futuro attraverso le nuove tecnologie, diventando uno “smart-mall”, un centro commerciale intelligente, visibile non solo dalla strada ma soprattutto da internet. Riolfo spiega infatti che la realtà araba è avanti anni rispetto a noi e guarda ormai soprattutto all’e-shop, il negozio online: «Negli emirati si compra da tablet e smartphone e non a caso la famiglia dello sceicco è proprietaria del marchio di telefonia X-touch: sul web compra guardando i prodotti da uno schermo e acquista la merce con pochi semplici passaggi, che poi arriva direttamente a domicilio». Per il Centro Tom è giunto insomma il momento di sbarcare, e per primo, nel futuro.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova