Moncler su Stone Island affare da 1,15 miliardi Ruffini: «Un nuovo corso»

MILANO
«La nostra storia oggi è una storia del patrimonio, dell'imprenditorialità e dell'eccellenza italiana. Ed è una storia di resilienza italiana». Così Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler e azionista di riferimento, con la sua holding, del gruppo del piumino più posh del mondo, ha commentato l’acquisizione di Stone Island da parte del gruppo che dirige da 17 anni, da quando nel 2003 lo ha acquisito per portarlo nella sfolgorante ascesa nell’universo del lusso. L’azienda del piumino ha a Trebaseleghe (Padova) la sua unità produttiva Industries.
«La mia passione per il futuro sarà sviluppare Moncler e Stone Island – afferma Ruffini - abbracciando ciascuna delle loro unicità e identità, accelerando al contempo le opportunità che possiamo creare per le nostre persone, comunità e pianeta. Abbracceremo la nostra filosofia di "Beyond Luxury, Beyond Fashion" per tracciare un nuovo corso che premia l'appartenenza, l'interazione, la sostenibilità e l'apertura ai valori del mondo. E mentre guardiamo all'esterno verso un mondo vasto e complesso in un momento di tante incertezze, rifletto su questa unione con orgoglio per l'Italia». La storia di Moncler e Stone Island è la «storia di menti simili» scrive Moncler sul suo profilo Instagram. È una storia dell'Italia e una storia dell'eccellenza italiana, nata dalla fiducia nell'imprenditorialità.
Alla base c’è la convinzione «in un nuovo concetto di lusso, lontano dagli stereotipi tradizionali», dice Ruffini. «Oggi viviamo in un mondo nuovo che richiede nuove idee e modalità di pensare. Il futuro non è qualcosa che insegui, è qualcosa che costruisci» prosegue. «Condividiamo le stesse radici, simili percorsi imprenditoriali e il massimo rispetto per i valori profondi dei nostri marchi e delle nostre persone» ha aggiunto Carlo Rivetti azionista di controllo di Stone Island. «Questa è una partnership che rappresenta una grande opportunità per il continuo sviluppo di entrambe le società». L’operazione di integrazione prevede l’acquisizione inziale del 70% del capitale di Stone Island, in mano alla famiglia valorizza il 100% di Stone Island 1,15 miliardi di euro. La struttura dell’integrazione prevede il versamento del corrispettivo da parte di Moncler, fermo restando che al closing i Soci Sportswear Company (ovvero la società della famiglia Rivetti che tiene Stone Island) si sono impegnati a sottoscrivere, per un controvalore pari al 50% del corrispettivo (circa 401 milioni di euro), 10,7 milioni di azioni di nuova emissione Moncler valorizzate in base agli accordi raggiunti in misura pari a Euro 37,51 per azione. È inoltre previsto che Carlo Rivetti, a seguito dell’esecuzione dell’operazione, entri a far parte del cda di Moncler. Con questa operazione la famiglia Rivetti diverrà azionista di Moncler per circa il 4%. Contestualmente l’alleanza si rafforza anche al piano superiore, in Ruffini Partecipazioni, la holding che fa capo a Remo Ruffini e che detiene il 22,5 per cento del capitale di Moncler. La famiglia Rivetti conferirà le azioni di nuova emissione collegate all’operazione Stone Island in Ruffini Partecipazioni, che assumerà il nome Double R e vedrà la Holding di Ruffini detenere l’82,5% del capitale mentre alla famiglia Rivetti andrà il 17,5% del capitale della newco, che alla fine risulterà azionista del 22,8% di Moncler.—
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