Morto il mago Aramis, fu il maestro di Silvan

Il mondo della magia piange Alfredo Oronti, aveva 100 anni e viveva nel Rodigino a Lendinara
Alfredo Oronti, in arte mago Aramis
Alfredo Oronti, in arte mago Aramis

PADOVA. Si narra che abbia insegnato lui al mago Silvan il trucco della donna tagliata in tre parti. Il mondo della magia piange Alfredo Oronti, in arte mago Aramis. Aveva 100 anni ed era di Lendinara, nel Rodigino.

Se ne è andato in punta di piedi come s’addice ad un vero mago. Il centenario era anche uno degli ultimi partigiani della brigata Alberto Mario. Si è spento martedì scorso lasciando l'amata moglie Teresa Fernanda Rovere, la figlia Sandra, i nipoti Stefano e Silvia.

Se per vivere aveva fatto meccanico nello jutificio di Lendinara, aveva coltivato l'arte della magia al punto da farne la sua seconda attività. La sua notorietà divenne tale che, su incarico del provveditorato, teneva con la moglie spettacoli tutti i sabati, nelle scuole elementari del Polesine.

La domenica invece si esibiva, con l’inseparabile moglie, nelle sagre e nei teatri, come ricorderanno i meno giovani, come chi scrive. Forte il suo legame con i grandi nomi della magia. Si dice che Alfredo insegnò, fra l’altro, al mago Silvan, che ogni settimana lo raggiungeva da Venezia per apprendere il trucco della donna tagliata in tre parti.

In occasione del compleanno di Oronti, Silvan mandava sempre una cartolina di auguri all'amico. E proprio da Silvan, veneziano, arriva un messaggio di affetto verso il collega scomparso: "Apprendo con tristezza della scomparsa di Alfredo Oronti. Sovente negli anni Sessanta ci incontravamo in treno diretti al Club Magico Italiano di Bologna. Era un amico, brillante conversatore, ottimo artista e grande appassionato di prestidigitazione. Porgo le mie condoglianze vivissime ai suoi cari e a tutti coloro che l'hanno amato".

Un messaggio ufficiale di cordoglio è arrivato anche dal Club Magico Italiano attraverso il suo presidente Gianni Loria. Il funerale di mago Aramis si terrà venerdì 23 aprile alle 15.30 nel duomo di Santa Sofia e Lendinara.

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