Non dona il midollo alla sorella, gogna in piazza a Salboro

Accusata, con un'enorme scritta a vernice spray, di provocare la morte della sorella malata di leucemia perchè non vuole prestarsi alla donazione di midollo osseo. Accade a Salboro, dove è stata trovata questa frase choc: "Luisa F. ucciderà sua sorella". In poche ore la polizia ha ricostruito la vicenda
La scritta choc nella piazza di Salboro
La scritta choc nella piazza di Salboro
PADOVA
. Accusata di uccidere la sorella malata di leucemia perché non vuole sottoporsi al trapianto di midollo osseo che potrebbe aiutare la congiunta a guarire. Un dramma privato «sbattuto» in faccia ai vicini di casa. E' accaduto ieri mattina a Salboro quando i residenti della frazione di Padova si sono svegliati con una frase choc vergata con lo spray vicino alla chiesa.


«Luisa F. ucciderà sua sorella se non dona il midollo». Questa la frase scritta da una mano ignota con vernice nera a lato della fontana della nuova piazza.

Sul posto ieri mattina è arrivato anche un equipaggio delle Volanti della questura per cercare di dare un senso alla faccenda.


In piazza ha fatto capolino anche il vicesindaco Ivo Rossi, visibilmente sconcertato: «Finora ne ho viste di scritte spray in città - ha raccontato - insulti, scritte politiche, rivendicazioni, e frasi dal contenuto violento. Mai, tuttavia, argomenti privati come questo. Non so cosa pensare».


In poche ore la polizia è riuscita a dare un senso a questa storia. Storia che potrebbe anche avere degli strascichi giudiziari. L'autore (o gli autori) della scritta rischia una denuncia per calunnia da parte della donna tirata in ballo.


In pratica a scrivere contro Luisa F. sarebbe stato qualche amico o congiunto di sua sorella che attualmente vive in Nuova Zelanda e che da qualche mese soffre di una grave forma di leucemia. La donna ha bisogno di un trapianto di midollo urgente, per cercare di guarire. I medici, comunque, non le hanno assicurato che con il trapianto guarirà certamente. Tuttavia, il trapianto non può essere fatto perché la sorella (che vive a Salboro con il marito) si è rifiutata di sottoporsi al prelievo per paura di conseguenze fisiche.


Un rifiuto che ha scatenato l'ira dei parenti ma anche degli amici della donna che vive dall'altra parte del mondo. Congiunti che hanno anche formato un gruppo su Facebook per fare «lobbing» e trovare un donatore compatibile se la sorella che abita a Padova dovesse continuare a negarsi.


Donatore, che tra l'altro, (è proprio di ieri la notizia) dovrebbe essere stato trovato in Germania grazie ad uno scambio di informazioni fra i registri di donatori a livello internazionale. Non si sa se la compatibilità fra donatore e ricevente sia tale da rendere possibile il trapianto. Ma i sostenitori della donna hanno deciso di portare fino in fondo la propria battaglia per salvare una vita.


Nel frattempo l'amministrazione comunale ha deciso di far cancellare al più presto la scritta che oltre che deturpare la piazza di Salboro, mette «in piazza» (lo scopo di chi ha scritto la frase con lo spray è stato raggiunto) una questione del tutto personale. Ieri mattina a Salboro più di qualcuno si è fermato davanti alla scritta chiedendosi il significato. Altri, che conoscono la faccenda, si sono scandalizzati della cattiveria usata quasi per costringere una persona a fare ciò che non vuole, sebbene a fin di bene.

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