Omicidio di Spinea, l’assassino coach di basket a Padova
Conosciuto in città Andrea Donaglio, l'insegnante che ha ucciso a coltellate l’ex compagna. Per anni è stato il tecnico di team di basket femminile. Aveva guidato il Padova 81 e Thermal Abano

Andrea Deaglio e la squadra di basket
Per anni ha girato le palestre del Triveneto, accompagnando le sue ragazze ovunque e incoraggiandole a bordo campo. Quello di Andrea Donaglio, 47 anni, l’assassino di Roberta Vanin, è un nome noto nello sport padovano. Tra il 1996 e il 2002 infatti l’uomo del dramma di Spinea ha allenato varie società sportive di basket, tra cui «Padova 81» e «Thermal Abano». Ironia della sorte, nella maggior parte dei casi si trattava di squadre femminili. Le sue ex atlete ora hanno tra i 30 e i 40 anni e non riescono a credere come quella persona così schiva e professionale possa essere esplosa in un simile gesto. Lo ricorda anche chi all’epoca l’ha scelto per guidare la squadra di giovani cestiste.
IL RICORDO
. «L’ho conosciuto ai tempi di “Padova 81” - ricorda il dirigente Enzo Paccagnella - Era il 1994, lui allenava le giovanili e faceva l’assistente per la prima squadra. Poi la società è scomparsa ed è nato il Thermal Abano. Nel 2001 io ho voluto Andrea Donaglio. Ricordo come se fosse ieri. Sono andato ad aspettarlo fuori da scuola, attendendo che finisse di fare lezione. Gli ho proposto la guida della squadra femminile in B1 e lui ha accettato. Com’era Andrea? Era una persona particolare. Innanzitutto era vegetariano, anzi vegano. Inoltre era appassionato di medicina alternativa e praticava la riflessologia plantare. Odiava tutti i farmaci convenzionali e cercava di insegnare anche alle ragazze di curarsi con metodi naturali. Ricordo che una volta abbiamo organizzato un pranzo di Natale con la squadra e ha voluto portarci in un locale di sua conoscenza. Ovviamente il menù era “vegano”. Niente carne, niente pesce, né latte, latticini e uova. Ricordo che le ragazze sono tornate a casa affamate. Ci siamo lasciati andare con un amichevole: “Te si matto”. Con il Thermal ha vinto una coppa Veneto. Poi ha dovuto lasciare. Un giorno mi disse che non riusciva più a venire a Padova quattro volte a settimana per seguire gli allenamenti, perché aveva aperto un’erboristeria in provincia di Venezia».
SOTTO CHOC.
Martedì pomeriggio la tragedia di Spinea. Andrea Massacra a coltellate l’ex fidanzata dentro l’erboristeria Bio Vita, poi tenta di farla finita conficcandosi la lama varie volte nell’addome. La notizia fa il giro dell’Italia, perché si tratta del quinto delitto passionale in meno di una settimana. «L’ho saputo guardando il telegiornale, dopo cena - confessa Paccagnella - sono rimasto sconvolto. Quando ho sentito il suo nome ho sperato con tutto me stesso che si trattasse di un caso di omonimia. Poi però sono emersi tutti quei particolari: il lavoro a scuola, l’età, l’erboristeria. Improvvisamente mi sono ricordato di quando mi disse che non poteva più venire proprio per quell’erboristeria...».
IL CARATTERE.
«Diciamo che tra i 20 o 30 allenatori che abbiamo avuto in tutti questi anni, Andrea Donaglio era il più freddino - dice ancora il dirigente - nel senso che lasciava sempre un po’ di distanza tra sé e le persone. Ma dal punto di vista tecnico non si discute: aveva il patentino di allenatore nazionale. E non ci sono dubbi nemmeno sul background culturale. Conoscere e praticare la medicina alternativa non è una cosa da tutti. Ciò di cui stiamo parlando mi sembra ancora impossibile».
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