Ora le prostitute sono italiane
Il fenomeno nel Padovano. Carine, ben vestire e curate, aspettano in auto i clienti. C ’è la signorina trentenne che la sera arriva da Padova, le due quarantenni dalla Bassa padovana, mentre dall’Alta scende la signora quasi cinquantenne

Prostitute in zona Tiburtuna
LIMENA. Sarà forse per l’effetto della crisi che ha lasciato tanti senza lavoro e senza soldi, donne comprese, sta di fatto che da qualche mese a passeggiare per le strade di Limena sono comparse delle signore italiane. Niente minigonne francobollo né trucco vistoso, ma un abbigliamento elegante e la loro auto con cui arrivano dall’Alta e dalla Bassa, ad esercitare in zona industriale.
Tra loro c’è anche chi ha trovato la prostituzione come alternativa alla perdita del lavoro. Sta di fatto che, mentre le ragazze africane si contano ormai sulle dita di una mano, e lo stesso dicasi per le giovani provenienti dall’est europeo, da un po’ di tempo ecco spuntare le signore italiane non più giovanissime. Insomma, come per il mestiere di badante, fino all’anno scorso esclusivo appannaggio di romene e moldave e adesso lavoro esercitato anche dalle signore nostrane, anche per la prostituzione di strada le italiane hanno rosicchiato il quasi esclusivo monopolio che le straniere avevano ottenuto lungo le strade di Limena. Ritorna insomma la prostituzione per strada delle ladies italiane: c’è la signorina trentenne che la sera arriva da Padova, le due quarantenni dalla Bassa padovana, mentre dall’Alta scende la signora quasi cinquantenne. Carine, ben vestire e curate, aspettano in auto i clienti.
Le ultime sanzioni, i vigili le hanno comminate spesso a clienti in compagnia delle signore italiane. Lo scorso fine settimana, comunque, il trentenne di Cervarese pizzicato in via Colpi con una prostituta e multato di conseguenza, aveva reclutato una nigeriana. Con lui salgono ad otto le maxi multe staccate dai blocchetti dei vigili di Limena, che a breve avranno in ausilio anche le telecamere. «La videosorveglianza fungerà da controllo e deterrenza, oltre che da identificazione - annuncia l’assessore alla sicurezza Jody Barichello - Saranno posizionate agli accessi in paese, ma anche nelle abituali vie della prostituzione, come via Pierobon, Visco e Unità d’Italia».
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