Pedemontana in odor di mafia? La denuncia di Pd e Sinistra Il Commissario: «Tutte balle»
VENEZIA. Inutile e sprecona come la Tav, ma senza l'effetto Tav, invasiva, opaca e finanziariamente discutibile come il ponte di Messina, eppure nessuno grida alla mafia. Ma succederà, la Sinistra arcobaleno ne è sicura. E sarà anche un disastro economico, il Pd ci crede. In Veneto i lavori dell'autostrada Pedemontana (circa 90 chilometri da Montecchio Maggiore a Treviso) sono partiti con qualche agitazione giudiziaria, ma senza le folle a bloccare i cantieri, non un fiato, tra lo sconcerto del Pd e il raccappriccio della Sinistra arcobaleno che ieri hanno indetto una conferenza stampa chiedendosi che cosa manchi ancora alla gente per capire.
Pietrangelo Pettenò (Sinistra federata) spiega che la mafia c’è, «la capogruppo del consorzio Sis, l’iberica Sacyr, a Palermo compra cemento dai mafiosi». Accuse, ovviamente, tutte da dimostrare.
Laura Puppato, capogruppo del Pd, spiega perché le genti venete non si sollevano: «La Sis ha comprato i contadini moltiplicando per tre i prezzi della terra e miracolando aree persino dove non ci sono i caselli». Invita ad andare e vedere: «Nel cantiere di Montecchio Maggiore non c'è un operaio che parla veneto, sono tutti siciliani». «Prima il Veneto» ironizza. Insomma, prima sarebbe arrivata una multinazionale spagnola e poi i siciliani. Marco Milioni e Francesco Celotto, in un agile libretto andreottiano (a pensar male si fa peccato ma ...) hanno raccolto il raccoglibile contro l’opera, Pettenò e Puppato l’hanno fatta loro: il segreto che circonda l’opera (la «convenzione» firmata tra Regione e consorzio non l'ha vista nessuno), l'azzardo economico del project financing (devono passare almeno 35 mila auto al giorno, altrimenti paghiamo noi: fino a 20,4 milioni l'anno per 39 anni), lo sconvolgimento idrogeologico, le voci infine che al gran banchetto (2 miliardi e 200 milioni) siano già seduti i mafiosi.
Alle accuse risponde un indiavolato Commissario alla Pedemontana, Silvano Vernizzi: «Quella della mafia è una balla spaziale, abbiamo firmato un protocollo contro le infiltrazioni e il prefetto di Vicenza ne è garante. A Montecchio lavorano solo aziende venete, se la Puppato vuol vietare l’assunzione di operai siciliani si accomodi. Non c’è alcun casello inesistente, Vedelago l’ha chiesto e la Regione non ha ancora deciso. In quanto alla segretezza della convenzione: sì, si tratta di privativa industriale e l’Avvocatura dello Stato mi ha imposto il riserbo. Neanche Impregilo l’ha vista, il Tar del Lazio gli ha detto di no».(e.r.)
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