Precipitazioni eccezionali nel Bellunese, come nel 2018 e nel 1966

BELLUNO. Tre giorni di pioggia, da venerdì e domenica scorsi, prima parte dell’alluvione che ha colpito il Bellunese, messi a confronto con la tempesta Vaia e l’alluvione del 1966. Nella tabella elaborata da Arpav Belluno, ci sono dieci località del Bellunese, con i dati di quanto avvenuto in tre momenti “topici” per la storia meteorologica del Bellunese. Prima di tutto va detto che i dati si riferiscono alla precipitazione intesa come totale, fra pioggia e neve fusa.
Il valore medio provinciale dei tre giorni dello scorso weekend (340 mm) è risultato simile a quello degli altri due eventi, leggermente superiore all’alluvione 1966 (333 mm) e leggermente inferiore a Vaia (348 mm).
I record
A Longarone e a Sant’Antonio di Tortal quest’anno i valori sono addirittura superiori, ma va sottolineato che l’85-90% delle piogge del 4-6 novembre 1966 si verificarono in sole 24 ore.
I tre valori più alti di precipitazione totale del 2020 sono stati misurati a Valpore, nell’alta Valle di Seren, con 621 mm, a Col Indes, poco sopra Tambre, con 614 mm e sul vicino Cansiglio (573 mm). Il confronto si può fare solo per il Cansiglio: 573 mm nel 2020, 353 mm nel 2018 e 608 mm nel 1966.
Per Col Indes si può fare solo il confronto con Vaia: 614 mm nel 2020 e 394 mm nel 2018. Stessa cosa per Valpore: 621 mm nel 2020 e 402 mm.
Piogge sulle 24 e 12 ore
Analizzando invece le intensità massime di precipitazione in 24 e 12 ore, all’interno dell’evento, la situazione è più variegata, diversa da zona a zona.
Nel giorno più flagellato dalle precipitazioni (sabato 5) sono caduti in 24 ore 369 mm a Col Indes e 345 mm in Cansiglio e a Soffranco di Longarone (questi i tre valori più alti).
In questo caso, il confronto non regge con il 1966, quando in Cansiglio caddero, in sole 24 ore, 550 mm e 400 mm ad Agordo. Invece rispetto all’evento di Vaia, nello scorso weekend si sono avuti valori massimi superiori (allora il valore più alto fu 330 mm, a Soffranco) ma due anni fa le precipitazioni si distribuirono abbastanza uniformemente nei tre giorni, senza picchi in una singola giornata.
Considerando la fase di 12 ore più avversata dalle precipitazioni, cioè il pomeriggio-sera di sabato e la prima parte della notte, la località in cui è piovuto più intensamente è stata Sant’Andrea di Gosaldo, con 271 mm, seguita da Col di Pra (Valle di San Lucano), con 250 mm e Col Indes con 233 mm.
Anche in questo caso andò peggio nel 1966, con 360 mm in 12 ore in Cansiglio, 322 mm a Seren del Grappa e 299 mm a Santa Croce del Lago. Durante l’evento di Vaia i valori più alti in 12 ore furono 236 mm a Sant’Andrea di Gosaldo e 234 mm a Soffranco, quindi valori inferiori a quelli registrati pochi giorni fa.
Negli altri tre giorni della perturbazione, lunedì, martedì e mercoledì, le precipitazioni sono state decisamente minori: lunedì tra i 10 e i 30 mm (massimo a Gares con 33), martedì tra i 10 e i 40 mm (massimo di 45 a Valpore), ieri dai 10 ai 20 mm, con massimo in Alpago con 41 mm. In tre giorni a Valpore, 89 mm.
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