Prof dell’università di Padova insulta Salvini. Marcato: «Vergogna, intervenga il rettore»

Massimo Zeviani, ricercatore del Veneto Institute of Molecular Medicine (Vimm), in un post su Facebook usa toni pesanti contro il leader della Lega: «Faccia di m...» 
Il professor Zeviani e l'assessore Marcato
Il professor Zeviani e l'assessore Marcato

La polemica

Avrebbe potuto dire «faccia tosta» o magari in modo bonario «faccia da schiaffi». Ma il sinonimo di «faccia di bronzo» utilizzato dal docente del Bo Massimo Zeviani per valutare la “giravolta” politica del leader della Lega Matteo Salvini si è spinto un po ’ troppo oltre. Fino a richiamare lo sterco, materia di cui ormai piuttosto spesso è impastata la politica. Definire Salvini “faccia di m...” ha l’effetto di far scoppiare la polemica in modo istantaneo. «Un’espressione violenta, vergognosa, inammissibile. L’ateneo intervenga perché qui si è passato il limite», ha tuonato l’assessore regionale Roberto Marcato. «Mi scuso se l’espressione non era appropriata, ma Salvini resta una faccia di bronzo. E i leghisti non hanno fatto altro che aizzare la canizza social contro di me: ho ricevuto centinaia di insulti violenti», replica il docente.

No a Salvini nel governo

Come tanti sui social, anche Massimo Zeviani ha espresso la sua opinione sul possibile ingresso della Lega nel governo Draghi. «Salvini no, i fascisti no, fosse anche in nome della salute pubblica, alcuni valori devono essere non negoziabili, l’antifascismo, l’antirazzismo, la lotta all’antisemitismo, l’antinazionalismo, l’europeismo e l’euro – ha scritto il ricercatore – Salvini è estraneo a tutto ciò, anche se ora tenta goffamente di piroettarsi dentro questo sistema di valori, candidamente affermando, mirabile dictu, che per i “dané”, e che “dané”, un lombardo 100% fà questo ed altro, venissero pure da Ursula von der Layen, ed è imprescindibile non esserci, ah allora cambia tutto, e via delirando. Faccia di bronzo, se non di m...».

Niente di nuovo rispetto a quello che si può leggere normalmente sui social. Se non che Massimo Zeviani è un autorevole docente di Medicina molecolare, che per diversi anni ha insegnato anche all’università di Cambridge e che nel 2019 è tornato a fare ricerca all’istituto Vimm, diventandone uno dei group leader. Peraltro non ha mai nascosto le sue opinioni politiche, né l’amicizia nata da “compagno di scalate” con l’ex sindaco ed ex ministro Flavio Zanonato.

Oltrepassare il recinto

Ma è proprio per la sua autorevolezza che scoppia il caso politico: «La dialettica può essere anche accesa, io per primo non mi tiro indietro – esordisce Marcato, vero “bulldog” del Carroccio veneto – Ma non si può mai oltrepassare il recinto del rispetto reciproco e della buona educazione. Altrimenti diventa violenza. Verbale ma pur sempre violenza». Da qui il richiamo a un intervento da parte dell’ateneo e del rettore: «Io credo che ci sia un codice deontologico frutto della tradizione dell’ateneo patavino. Nessuno può giustificare un comportamento del genere», conclude Marcato.

Da parte sua Zeviani cita Shakespeare: “Much ado about nothing”, molto rumore per nulla: «Ho scritto un post per spiegare la mia posizione ma l’assessore Marcato lo ha sbutio eliminato – spiega – Era un’espressione non appropriata e me ne scuso con tutti. Ma non cambia la sostanza: Salvini è una faccia di bronzo. Era contro l’euro, contro l’Europa e in quattro giorni ha cambiato parere». Sul “polverone” che ne è seguito Zeviani è netto: «Penso che Marcato abbia approfittato di questa cosa per il suo personale “saluto al Duce” – ironizza – E così ha scatenato una campagna di insulti pesanti contro di me». —


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