Quei viaggi a Palermo di ToffanelloE Idea 3 si prepara a scaricarlo

PADOVA.
Non bastasse la notizia di essere indagato per sospetti affari con Cosa Nostra, Claudio Toffanello, uno dei soci fondatori dell’impresa edile Idea 3, sta vivendo in questi giorni un altro dramma. Tutto familiare. L’altra notte si è spento l’anziano padre Olindo Toffanello. Aveva 81 anni e viveva con la moglie in via Rosara, nell’omonima frazione di Codevigo. Una tragedia nella tragedia per il figlio, indagato per riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta sulla famiglia mafiosa dei Lo Piccolo. Il funerale di Olindo Toffanello è previsto per oggi alle 16 nella chiesa di Rosara.


Nuove indiscrezioni.
Intanto emergono nuovi particolari dall’inchiesta. L’imprenditore Claudio Toffanello non si limitava a incontrare solo a Piove di Sacco l’avvocato Marcello Trapani, emissario del boss Calogero Lo Piccolo, nei frequentissimi viaggi che il legale faceva in quest’angolo di Veneto. In più di qualche occasione andava anche lui a Palermo. E non solo d’estate per una vacanza al mare. È il 30 marzo 2007 quando Toffanello si trova nel capoluogo siciliano con l’amico (maresciallo della Finanza a Chioggia) Salvatore Cataldo, cugino dell’avvocato Trapani che ha organizzato un pranzo per i due ospiti. Il 21 giugno successivo Trapani manifesta a una collega, l’avvocato Fabrizia Giunta, la decisione di trasferirsi nel Padovano: «Mi sono fatto una bella macchinina, una bella Cayenne... La tengo là non la scendo... A settembre chiederò il trasferimento... Foro di Padova anziché foro di Palermo...». Il 26 giugno sempre Trapani mette al corrente il collega di studio Daniele Solli dell’intenzione di andare al Nord per fare l’amministratore di una società immobiliare di cui è socio Toffanello: «Ho la mia vita a Venezia e a Padova... Ho tutti gli interessi là... Questa società fattura 19 milioni di euro all’anno, diventerò amministratore...». Il legame con Toffanello diventa stretto. Del resto l’imprenditore conta sull’aiuto di Trapani (e dei suoi amici) per portare avanti gli affari. Tanto che l’1 agosto 2007, prima di partire per l’ennesimo viaggio in Sicilia (dal 3 al 10 agosto soggiornerà all’hotel Palace di Mondello) contatta un suo dipendente: «Prepara una cartellina... con tutti i riferimenti del palazzetto... Gli appartamenti... piantine... l’importo degli affitti... quelli che sono da arredare e quelli che sono liberi... Una cosa che sia bella dettagliata... perché io me la devo portare giù in Sicilia questa roba». E in Sicilia c’era Calogero Lo Piccolo che avrebbe dovuto sganciare i soldi da investire a Chioggia.


Idea 3 prende le distanze da Toffanello.
«L’impresa Idea 3, formata da tre soci, è estranea alla vicenda che riguarda i rapporti tra Claudio Toffanello e le altre persone coinvolte nell’inchiesta della procura antimafia di Palermo» chiarisce l’avvocato padovano Andrea Zarbo, legale della società. Certo Claudio Toffanello è il legale rappresentante di Idea 3: un ruolo che, di fronte all’attuale quadro giudiziario, appare piuttosto imbarazzante. Avverte l’avvocato Zarbo: «Premesso che in questo difficile momento Toffanello è concentrato su una tragedia familiare, va rilevato che, se ha frequentato persone coinvolte nell’inchiesta palermitana, tutto ciò non riguarda Idea 3. Lo conferma il fatto gli altri due soci non sono nemmeno stati sfiorati dalle indagini». In merito alla lottizzazione prevista nell’area ex Adria Docks di Chioggia «la società piovese aveva formulato dei preventivi di costruzione come una serie di altre imprese ben 18 mesi fa». Quanto accaduto non resterà senza contraccolpi: «Idea 3 prosegue la propria attività in modo trasparente, assicurerà continuità ai cantieri aperti e lavoro ai 35 dipendenti. Saranno inevitabili avvicendamenti - anticipa l’avvocato Zarbo - Lo stabiliranno i soci che sono sovrani». Toffanello si prepari a mettersi da parte.
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