Risse e assembramenti, a Jesolo scatta il divieto di bere per strada

JESOLO. Firmata l’ordinanza antialcol, da questo fine settimana in piazza Mazzini e in tutto il lido scatteranno controlli serrati delle forze dell’ordine. Contro la “cattiva movida” scatta un giro di vite del Comune. L’ordinanza, siglata dal sindaco, sarà in vigore tutti i sabato notte, a partire dal prossimo 27 giugno e fino al 12 settembre e coinvolgerà il Lido di Jesolo, arenile compreso e avrà efficacia dalle 20 del sabato e fino alle 6 del giorno successivo. Nelle fasce orarie indicate sarà vietata la detenzione, il consumo e la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione in contenitori di vetro e in lattine effettuata anche attraverso distributori automatici.
Sempre per lo stesso periodo sarà vietato il consumo, la vendita e somministrazione di bevande alcoliche a partire dall’1 di domenica fino alle 6 anche all’interno dei pubblici esercizi autorizzati e nelle aree di pertinenza degli stessi locali. Per quegli esercizi e i relativi plateatici i cui gestori garantiranno un adeguato servizio di steward il divieto è posticipato dalle 3. Le limitazioni si applicheranno anche per il ponte di Ferragosto a partire dalle 20 del 13 agosto e fino alle 6 del 20 agosto, sempre dalle 20 alle 6 del giorno successivo. La sanzione sale a 400 euro. Sull’ordinanza c’è stato lo strappo della Confcommercio che ha accusato il sindaco di aver pubblicato prima l’atto su Facebook.
«Ci troviamo a riproporre un provvedimento che avevamo adottato nel corso della stagione estiva 2019 e che speravamo di poter evitare. Purtroppo quanto accaduto nei giorni scorsi e gli incontri avuti con i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno reso necessaria questa presa di posizione», dice il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, «spiace che per colpa di qualche giovane sopra le righe che ha scelto lo sballo e il divertimento eccessivo con tutte le sue conseguenze, debba rimetterci anche quella parte di giovani che a Jesolo cercano solo di passare qualche momento piacevole e in compagnia. Auspico che tra quella quota minoritaria di giovani che pensano di poter fare ciò che vogliono, cominci a maturare un maggiore senso di responsabilità, verso gli altri. Jesolo ha sempre tenuto le porte aperte, ma non ha spazio per chi intende considerarsi al di sopra delle regole».
E proseguono anche le indagini del commissariato sui giovani trevigiani e veneziani coinvolti nella rissa di sabato notte. Il numero si è ridotto a una decina rispetto agli iniziali coinvolti. Sono quelli che hanno partecipato direttamente alla rissa, menando pugni e calci provocando il ferimento di quattro dei ragazzi. Saranno denunciati per rissa aggravata e lesioni, successivamente colpiti da un Daspo urbano che vieterà loro di tornare a Jesolo. Gli investigatori della polizia di Stato stanno esaminando attentamente tutti i video ripresi con gli smartphone per attribuire le giuste responsabilità solo agli autori del pestaggio. Operazione non facile perché si cercano solo quei giovani, intorno ai 20 anni, che hanno iniziato la scazzottata e non quelli che sono stati solo coinvolti indirettamente o sono intervenuti per separare i duellanti. Lo scontro pare sia stato scatenato da futili motivi.
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