Sos Serrai di Sottoguda: la campagna di raccolta fondi

Presentata a Belluno la campagna di crowdfunding per contribuire alla ricostruzione del tracciato pedonale che attraversava i Serrai di Sottoguda, distrutto dalla tempesta Vaia del 29 ottobre 2018.
L’obiettivo è ambizioso: raccogliere un milione di Euro, da aggiungere a quelli che saranno investiti dalle istituzioni, al fine di consentire il concorso di idee, la progettazione e la ricostruzione del percorso, che rappresenta un simbolo per l’intero Patrimonio Mondiale delle Dolomiti.
Il Comune di Rocca Pietore promuove un concorso di idee per scegliere il progetto migliore, la Fondazione Dolomiti UNESCO paga la progettazione, tutti i cittadini, le associazioni, le aziende che lo desiderano possono contribuire con la loro donazione.
La tempesta Vaia del 29 ottobre 2018 ha distrutto il tracciato pedonale, reso inservibili ponti, muri d’argine, muri a retta e ha asportato tutto il materiale che formava il greto del torrente Pettorina, rendendo inaccessibile la spettacolare gola che unisce la Marmolada (Sistema 2 del Patrimonio Mondiale) al paese di Sottoguda, uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Il concorso di idee andrà a premiare il progetto che riuscirà a coniugare meglio:
- sostenibilità ambientale;
- accessibilità ai disabili;
- innovazione e adattività ai cambiamenti climatici (che potranno provocare eventi simili);
- valorizzazione degli aspetti geologici, geomorfologici, paesaggistici e storico-documentali dei Serrai.
Ci sono svariati motivi per cui sono stati scelti i Serrai di Sottoguda per un intervento dall’alto valore simbolico. Ne riassumiamo alcuni:
- sono una delle porte d’accesso principali alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Attraverso questa incredibile forra scavata nella roccia dall’erosione dei ghiacciai e delle acque del torrente Pettorina si può giungere al cospetto della Regina, la Marmolada.
- Percorrere la gola è un’esperienza estetica straordinaria, che consente di entrare in contatto con il “sublime” dolomitico.
- È un luogo dove si esprime la verticalità del paesaggio dolomitico e dove si possono leggere le pagine di roccia del libro della storia della Terra, ma può essere percorso e goduto facilmente da chiunque: famiglie, anziani, persone con disabilità.
- Le rocce che compongono i Serrai sono i calcari della Marmolada: si sono formate circa 235 milioni di anni fa e non hanno subito dunque il processo di “dolomitizzazione”. Hanno quindi un altissimo valore geologico.
- Se d’estate i Serrai sono meta di facili passeggiate, d’inverno le pareti di roccia alte centinaia di metri ghiacciano, componendo forme straordinarie per la gioia degli appassionati di arrampicata su ghiaccio.
- Per la comunità di Rocca Pietore, quella colpita più duramente dalla tempesta Vaia, rappresentano un’attrattiva economica imprescindibile.
Su www.dolomitiunesco.info sono disponibili tutte le informazioni utili a effettuare una donazione consapevole. Ecco le coordinate: bonifico intestato a
FONDAZIONE DOLOMITI - DOLOMITEN - DOLOMITES- DOLOMITIS UNESCO
IBAN: IT 97 K 02008 11910 000100991454 (Unicredit Spa - Agenzia Belluno Martiri)
CAUSALE: “SOS SERRAI”.
Verrà pubblicato, previo consenso, il nome di ogni donatore nell’albo dei donatori “SOSerrai”. Si potrà così associare il proprio nome a un intervento che consentirà di recuperare un luogo simbolo delle Dolomiti e di continuare a godere del suo straordinario valore geologico e paesaggistico.
Roberto Padrin, presidente Provincia di Belluno: “Il grande mondo della solidarietà si è già mosso tanto a favore dei territori colpiti dalla tempesta Vaia. Ora chiediamo a questo mondo di muoversi di nuovo: i Serrai rappresentano qualcosa di unico, è una porta di accesso alle Dolomiti Patrimonio Mondiale”.
Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO: “Fare le cose insieme è importante perché solo con l'apporto di tutti i soggetti si può arrivare a un risultato come questo, che è anche considerevole dal punto di vista economico. Nel Consiglio d'Amministrazione della Fondazione ci sono stati fin da subito unanimità, sinergia e soprattutto entusiasmo per arrivare a questo risultato”.
Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto: “La Regione del Veneto si è impegnata raccogliendo fondi in un conto corrente per le popolazioni colpite dalla tempesta Vaia. Oggi presentiamo un'altra iniziativa concreta dedicata ai Serrai di Sottoguda. La Fondazione Dolomiti UNESCO, oltre a lanciare questa ambiziosa campagna di raccolta fondi, sosterrà parte dei costi di progettazione per la ricostruzione di un percorso che dal punto di vista turistico rappresenta un'eccellenza della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno e di Rocca Pietore”.
Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore: “Dobbiamo fare i lavori bene, in modo tale che non si ripeta un disastro simile a quello che c'è stato. Nelle scorse estati entravano circa 150.000 persone paganti, creando un indotto ancora più ampio. Quest'economia ci permetteva di avere 10 dipendenti d'estate e l'ufficio turistico veniva gestito grazie all'indotto dei Serrai”.
Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO: “Ogni piccolo contributo fa una differenza enorme. Il territorio è nel comune di Rocca Pietore ma è anche Patrimonio di tutti. Vogliamo che i Serrai di domani rappresentino una pratica innovativa per l'adattamento al cambiamento climatico, che tornino ad essere uno dei percorsi di punta del progetto Dolomiti Accessibili. Tutti insieme possiamo dimostrare di essere molto più forti delle avversità.”
Mario Tonina, assessore all'ambiente Provincia Autonoma di Trento: “Questa è un'iniziativa che va nella giusta direzione: i territori di montagna devono essere salvaguardati e dopo l'alluvione di fine ottobre era necessario compiere delle azioni forti, anche per sensibilizzare tutti i cittadini. Senza badare ai confini: le Dolomiti UNESCO devono guardare oltre e in occasione del decennale dobbiamo sensibilizzare i giovani sulla grande opportunità che ci è stata concessa dieci anni fa”.
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