Strukul, dai Medici bestseller ai videogiochi: un condottiero veneziano è il nuovo eroe

PADOVA. Dopo i libri e le graphic novel continua a espandersi l’universo narrativo di Matteo Strukul, lo scrittore padovano che, a partire dalla saga dei Medici, ha dato nuovo vigore al romanzo storico italiano fino ad arrivare al trionfo al premio Bancarella e al successo internazionale con traduzioni in tutto il mondo.
Il suo nuovo eroe, però, avrà qualcosa di decisamente particolare e uno “stile narrativo” decisamente differente rispetto a tutti i precedenti: il condottiero rinascimentale veneziano Matteo Badoer sarà in tre dimensioni e interattivo, protagonista principale di “Dark Renaissance” videogioco interamente di produzione italiana presentato in questi giorni e che sarà disponibile per la distribuzione mondiale a partire dai primi mesi del prossimo anno.
«È sempre stato il mio sogno scrivere un videogioco» spiega Strukul. «È un mondo che mi ha sempre attratto e al quale sono vicino anche come giocatore. Il progetto ha una genesi lunga, con i primi contatti con i produttori che risalgono a tre anni fa. Loro volevano un gioco ambientato nel periodo del Rinascimento, e si sono rivolti a me come esperto. Le mie ricerche per creare Badoer e le sue vicende si sono concentrate sul periodo di Marsilio Ficino e sulla filosofia dell’ermetismo, ma nel corso dell’avventura i giocatori passeranno da Venezia a Firenze a Roma, incontrando anche personaggi storici e della cultura realmente esisti. Vedrete un’Italia diversa da quella di oggi ma per certi aspetti moto simile».

"Dark Renaissance” è un gioco creato da studio V, team indipendente italiano già autori del grande successo di “Dry Drowning”, e dal publisher Vlg e unisce insieme storia, graphic novel e dinamiche role-playing classiche per raccontare le avventure di un mercenario veneziano ma dalle origini transilvane che dovrà scoprire i segreti che si celano dietro le conquiste scientifiche, artistiche e culturali del Rinascimento, ma anche proteggere gli interessi economici di Lorenzo de’ Medici dalla minaccia dei misteriosi Inni Orfici.
Il progetto, oltre allo script di Strukul, può contare su un team di oltre quaranta tra sviluppatori e artisti coinvolti, tra i quali spiccano i nomi del musicista e compositore David Logan e di un altro scrittore veneto, il giallista Francesco Ferracin.
«Forse questa è la differenza principale tra la scrittura di un libro e quella per un videogame» spiega Strukul. «Se la base resta la ricerca storica, che deve essere precisa e richiede molto tempo, a scrivere un romanzo sei sostanzialmente da solo ad affrontare al massimo certe situazioni e certe eredità che ti arrivano dal passato e da mostri sacri come Umberto Eco e Alessandro Manzoni. Per un gioco, il lavoro è invece corale: quello che fai passa non solo per game designer, illustratori, sviluppatori, ma anche per i giocatori stessi, dato che devi prevedere non un singolo sviluppo ma tutti gli intrecci che chi gioca potrà scegliere nei vari momenti della partita. In questo caso, mi ha aiutato l’aver già lavorato alla serie di graphic novel su Vlad, delle quali non sono stato autore unico ma mi sono dovuto costantemente confrontare con illustratore e colorista».
“Dark Renaissance” sarà disponibile per Pc e varie consolle nei primi mesi del 2021 e la prevendita ha già ottimi riscontri, oltre che in Italia, in Germania, Russia e Stati Uniti, e non è detto che le avventure di Matteo Badoer si fermino qui: «Il personaggio ha caratteristiche e storia tale che potrebbe diventare senza problemi protagonista di una graphic novel o di una serie a fumetti, e mi sembra possa essere un passo quasi obbligatorio. Ovviamente, è presto per parlare di un progetto simile e io ho altri impegni, ma non è detto che non lo rivediate».
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