Tasse, il Veneto accusa Roma «Allo Stato regaliamo 21 miliardi»

L’assessore Ciambetti: «Ogni anno sprecato il 10 per cento del Pil». Gettito Irap in calo a 2,1 miliardi quello Irpef stabile a 13 miliardi. «Con il bilancio decideremo se aumentare la nostra addizionale»
Di Albino Salmaso

VENEZIA. Due parole: residuo fiscale. E un numero: 21 miliardi di euro. È quanto «regala» il Veneto a Roma come tasse. «Ogni anno partono 71 miliardi tra Irpef, Irap, Iva, imposte di bollo, accise sulla benzina e ritornano a casa 51 miliardi come servizi». Roberto Ciambetti, assessore al Bilancio, sa che a perdere la battaglia sul federalismo fiscale è stata la Lega nella sua stagione di Governo, ma dà fiato alla polemica: «La spesa pubblica improduttiva si sta mangiando i sacrifici di quattro regioni: Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Tra qualche giorno discuteremo la legge di stabilità con il ministro Fabrizio Saccomanni ma il nostro interlocutore si chiama Graziano Delrio a cui chiediamo di bloccare i tagli lineari. Mancano risorse per i trasporti e la sanità. E non vorrei che alla fine anche il Veneto debba aumentare l’addizionale Irpef, ferma all’1,23% su decisione del Governo. Nelle nostre casse non resta un solo euro e la giunta Zaia non l’ha mai toccata. Non possiamo più permettere che il 10% del nostro pil vada sprecato: le risorse devono rimanere sul territorio per investire in infrastrutture, innovazione, incentivi e welfare. Con i costi standard si può mettere in moto quel federalismo fiscale che garantirebbe un effetto volano pari al 9,2%», conclude Ciambetti.

A fianco dell’assessore ci sono i dirigenti della Direzione risorse e tributi: lo staff è guidato da Antonio Strusi che proietta immagini e tabelle sui dati fiscali del 2011.

Irpef e Irap. In Veneto l’Irpef vale complessivamente, su un reddito complessivo di 70,6 miliardi di euro, 13 miliardi pari al 9,1% del Pil regionale, con un livello di partecipazione della popolazione residente pari al 72,3% (media nazionale: 68,4%), con le donne che costituiscono il 47,3% dei contribuenti. Quanto all'Irap, nel 2011 il gettito complessivo ammonta a 2.806 milioni, di cui 2.181 relativi alla componente privata (443.340 i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione). È confermato il ruolo fondamentale della piccola e media impresa, con le attività economiche con valore della produzione inferiore a 500.000 euro che costituiscono il 96,3% e concorrono per un terzo alla creazione della base imponibile regionale che, a sua volta, è pari al 9,3% della base imponibile Irap nazionale: la crisi si è fatta sentire, spiega l’assessore Ciambetti.

La dichiarazione media. I 70,6 miliardi ai fini Irpef corrispondono ad un reddito medio medio di 20.153 che diventano 19,518 euro procapite dichiarati pari a 67,7 miliardi: la differenza va in detrazioni fiscali. La provincia che ha il gettito maggiore è Padova con con 13 miliardi e 50 milioni (19,3% e 20.551 euro procapite di imponibile medio) seguita da Verona con 12,5 miliardi (18,6% e 19.587 euro a testa) e poi nell’ordine Treviso con 12,5 miliardi (17,8% e 19,756 euro); Venezia con 11,8 miliardi (17,6% e 19,849 euro); Vicenza con 11,6 miliardi (17,3% e 19.587 euro); Rovigo con 3 miliardi e 86 milioni (4,6% e 16.915 euro) e infine Belluno con 2,9 miliardi pari al 4,4% con 18.541 euro procapite dichiarati. Il Veneto conferma il perfetto equilibrio del policentrismo tra le 5 maxiprovince, con Rovigo nettamente al di sotto della media, mentre il turismo salva il Bellunese dall’ultimo posto.

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