Tornado, 360 mila euro da sbloccare

Ai 308 mila raccolti dalla Regione vanno aggiunti i 52 mila stanziati dal M5S: «Siamo in attesa delle perizie asseverate»
Di Claudio Baccarin

PADOVA. Mancavano tre giorni a Natale quando i cinque consiglieri regionali pentastellati si facevano fotografare dietro a un assegnone di 52.266 euro destinato all’Emergenza Tornado di luglio 2015. «Abbiamo rinunciato alle indennità di funzione, a circa metà del nostro stipendio e a tutti i privilegi - scrivevano i cinque nel “Restitution Day”, restituendo i soldi dei rimborsi che non abbiamo speso». Tre mesi dopo quei soldi non sono ancora stati spesi. «Stiamo procedendo - puntualizza il sindaco di Mira Alvise Maniero (M5S) con tutte le attenzioni che abbiamo richiesto affinché la distribuzione dei soldi venga effettuata nel modo più utile e trasparente in tutti e tre i comuni colpiti. I soldi non vanno distribuiti sulla parola, dobbiamo aiutare chi ha davvero bisogno. Noi a Mira siamo pronti, Dolo e Pianiga, che hanno subito più danni, hanno bisogno di altro tempo». Conferma Valentina Peruzzo, consigliera di Dolo: «Finora nel mio comune i contributi sono stati dati al contrario. Chi ha subito più danni ha preso meno soldi».

Ma perché il M5S aveva deciso di varare un finanziamento “privato”? «Già a luglio - ricorda Berti - avevamo deciso di versare 4.000 euro a favore delle popolazioni colpite dal tornado. Per la nostra campagna elettorale low cost e senza sprechi avevamo raccolto più di quanto ci servisse: 23 mila euro. Ecco perché abbiamo messo in comune il superfluo». Quei 4.000 euro sono però confluiti nel fondo in cui la Regione ha riversato tutte le donazioni erogate per l’emergenza Tornado: «E lì, ahinoi - chiosa Berti - quei soldi si sono impantanati». «Si tratta di 308.000 euro - precisa il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti - che ovviamente devono essere spesi seguendo tutti i vincoli che caratterizzano la finanza pubblica. I sindaci dei Comuni colpiti dal tornado di luglio ci devono notificare chi ha diritto a uno stanziamento. La gestione di questi soldi va fatta seguendo tutti i crismi». Ma allora che fine hanno fatto i tre milioni stanziati dalla giunta regionale? «Quelli sono soldi - puntualizza il vicepresidente Gianluca Forcolin - con i quali sono state affrontate le situazioni di emergenza». «Alla vigilia di Natale - recitava la nota diffusa il 30 dicembre - la Ragioneria ha emesso gli ordinativi di pagamento, ai Comuni di Dolo, Mira e Pianiga, da assegnare ai privati come contributo per il ripristino dei danni causati alle abitazioni e alle strutture». Dei tre milioni, circa 111 mila euro sono andati al Comune di Mira, circa due milioni al Comune di Dolo e 881 mila euro al Comune di Pianiga».

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