Venezia, operazione in grande stile per trasferire il delfino “Mimmo” dal bacino di San Marco al mare aperto
Guardia costiera, vigili del fuoco, guardia di finanza e polizia locale hanno coordinato il trasferimento verso zone più sicure per proteggere sia l’animale sia la navigazione

Grandi manovre nel bacino di San Marco questa mattina, dove un imponente schieramento di mezzi della Guardia costiera, Guardia di finanza, vigili del fuoco, polizia locale, protezione civile e guardia costiera volontaria è impegnato nel trasferimento del delfino “Mimmo”, da settimane presenza fissa tra Palazzo Ducale e l’isola di San Giorgio.
L’animale – ribattezzato affettuosamente “Nane” dai veneziani – è stato considerato a rischio dalla Capitaneria di porto: la sua permanenza in un’area così trafficata rappresenta un pericolo sia per le imbarcazioni sia per il mammifero stesso. Per questo è stata emessa una specifica ordinanza, che prevede il dirottamento del traffico acqueo tra le 9 e le 12 (o comunque fino al termine delle operazioni) e l’intervento coordinato di tutte le forze in campo.
Le raccomandazioni ai diportisti sono chiare: mantenere le distanze, non lanciare cibo o oggetti, non attirare l’animale. Il trasferimento sarà già abbastanza delicato senza ulteriori interferenze.
Il delfino, diventato in poche settimane una sorta di mascotte lagunare, verrà accompagnato verso acque più sicure, lontano dal cuore pulsante della città e dal traffico intenso del bacino.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








