Truffava i disoccupati: soldi se imbusti bottoni
CORTINA. Truffava i disoccupati promettendo loro un guadagno di 200 euro alla settimana per imbustare bottoni. Un venticinquenne piemontese è stato deferito all’autorità giudiziaria e ha ricevuto il foglio di via obbligatorio per tre anni da Cortina, dove stava villeggiando grazie ai soldi intascati con questo imbroglio. La truffa è stata scoperta dagli agenti del Commissariato di Polizia della rinomata località turistica bellunese, diretto da Angela Pierobon.
Il giovane denunciato, A.A., aveva pubblicato un’offerta di lavoro su siti di commercio on line. Prometteva un semplice lavoro, si trattava di imbustare bottoni di diverso colore per una ditta che li produce. Il guadagno era di circa 200 euro la settimana. Per ottenere il lavoro bisognava versare 30 euro su un conto Postepay per ricevere a domicilio un kit necessario a imbustare dei bottoni. Una somma che il ragazzo prometteva che sarebbe stata rimborsata a lavoro terminato. Un migliaio di cittadini, senza lavoro, con grandi difficoltà economiche hanno accettato, e hanno versato i 30 euro, senza mai ricevere il kit. A.A. era a Cortina dove si stava godendo il maltolto, con la fidanzata, in un albergo del centro, prenotato per venti giorni, dal 3 al 23 dicembre. Aveva anche prenotato i corsi con il maestro di sci e al seguito aveva il fidato amico a quattro zampe con tanto di pedigree. Il Commissariato di Polizia di Cortina ha ricevuto il 4 dicembre una segnalazione sul ragazzo piemontese. Ha immediatamente eseguito dei controlli e ha visto che il giovane era incensurato, ma aveva a suo carico alcune denunce per truffa recenti, che risalivano a novembre, fatte in altri posti d'Italia. «Abbiamo approfondito la cosa», spiega la Pierobon, «chiamando gli uffici dove era stato denunciato e ci avevano spiegato che si trattava di truffe del valore di 30 euro». Gli agenti di Cortina non hanno sottovalutato la cosa e sono risaliti all'annuncio con il quale A.A. offriva lavoro. Hanno poi scoperto che A.A. aveva tre Poste-pay sulle quali in due mesi aveva ricevuto oltre 30 mila euro. Riceveva 150 mail al giorno con le quali i poveri disoccupati chiedevano lumi sul lavoro e riceveva 7 o 8 adesioni al giorno da tutta Italia. Nel momento in cui il piemontese a Cortina ha fatto tre prelievi uno all'ufficio postale e due tramite i postamat, dal valore di mille euro circa, gli agenti sono intervenuti, lo hanno fermato, portato in Commissariato, interrogato e deferito al pm Antonio Bianco. Al piemontese sono stati sequestrati circa 600 euro in contanti, un iPad, tre telefonini di ultima generazione e le tre Poste-pay, immediatamente bloccate. «Aveva truffato in pochi mesi decine di famiglie», sottolinea la Pierobon, «che vivono in estrema difficoltà, alle quali i 30 euro sono pesati». Alla Polizia anche i complimenti del sindaco Franceschi. (a.s.)
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