Università di Padova: 190 atleti morti per la stessa patologia di Astori

Ricerca sulla cardiomiopatia aritmogena, nel periodo tra il 1980 e il 2015, in Italia: su 700 sportivi deceduti per morte cardiaca improvvisa, questa causa incide per il 27 per cento
Italy's defender Davide Astori during a training session at Coverciano Sports Center in Florence, 5 October 2015. Italy will play European qualifying soccer match against Azerbaijan in Baku on 10 October and against Novrway in Rome on 13 October. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Italy's defender Davide Astori during a training session at Coverciano Sports Center in Florence, 5 October 2015. Italy will play European qualifying soccer match against Azerbaijan in Baku on 10 October and against Novrway in Rome on 13 October. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

PADOVA. La cardiomiopatia aritmogena, patologia che ha colpito l'ex capitano della Fiorentina Davide Astori, ha causato tra il 1980 e il 2015 in Italia il decesso di 190 giovani atleti. Lo evidenzia una proiezione estrapolata da uno studio sulla morte improvvisa compiuto dall'Università di Padova in collaborazione con la Regione Veneto. Su un totale di 700 atleti sotto i 40 anni, deceduti in questo stesso periodo per morte cardiaca improvvisa, la cardiomiopatia aritmogena ha inciso per il 27%, una frequenza cinque volte superiore se confrontata con chi soffre della stessa patologia ma non pratica sport a livello agonistico.

La ricerca, iniziata negli anni Settanta, ha visto ogni caso studiato in sede di autopsia e sottoposto a un protocollo specifico. Tra i docenti che vi hanno partecipato, il professor Domenico Corrado, ordinario di cardiologia a Padova, incaricato dalla procura di Firenze per la consulenza tecnica sul decesso di Astori.

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