«Vi ho conquistati con una lap-dance»

Lisa Dalla Via dal sito www.sickgirl.it
Lisa Dalla Via dal sito www.sickgirl.it
Parlo con la ragazza diventata improvvisamente famosa per aver fatto la lap-dance in metropolitana a Milano? «Sì, sono Lisa».


Lisa Dalla Via complimenti. Lei è finita su tutti i giornali dopo che il suo video amatoriale ha girato il mondo in internet. «In effetti è successo qualcosa di incredibile... Ho capito che si diventa un caso mediatico per puro caso» (ride).


Oddio, per puro caso proprio no. L’idea di filmare la lap-dance in metropolitana è piaciuta. Un’idea sua? «Ma guardi che non era mica il primo video che facevamo, io e le ragazze del mio gruppo, le Sickgirl».


E cosa fate voi delle Sickgirl? «Performance varie. Io sono arrivata per ultima. Comunque abbiamo un sito».


Il sito però non funziona. «Sì, è che da quando abbiamo fatto la performance nella metropolitana, siamo stati sommersi da accessi internet».


Tutti volevano vedere lei, in arte Catwoman, guepière nera e calze a rete autoreggenti, una bomba sexy nel metro. «In pochi giorni ne hanno parlato tutti...».


E insomma, ci dice cosa sono esattamente le Sickgirl di cui le fa parte? «Siamo ragazze che amano provocare con la burla e la sensualità. Abbiamo fatto una scommessa, fare delle candid camera insolite. Le prime non hanno avuto successo, purtroppo. Questa della metropolitana però ha scatenato il finimondo».


Che effetto le fa? «Per ora ho il telefonino pieno di messaggi. Non sono ancora uscita di casa, ho chiesto ai titolari dei bar dove lavoro saltuariamente di lasciarmi solo un paio di giorni di riposo».


Cameriera? «Barista».


Studentessa? «Psicologia, sono un po’ indietro con gli esami ma mi arrangio per vivere».


Ricca? «Macché. Vivo in affitto con altri studenti e posseggo solo una bicicletta».


Lei punta al mondo dello spettacolo? «Intanto vorrei laurearmi. Poi navigo a vista. E’ ovvio che lo spettacolo mi interessa, ma non a qualsiasi prezzo. Non mi interessa fare la velina, la letterina e una di quelle stronzate».


Sono ragazze che mettono in gioco la loro bellezza. Dopotutto non lo ha fatto anche lei? «Macché, faccio altro. Giocare con la sensualità è un’altra cosa. Noi con la nostra candid camera abbiamo inserito la sensualità femminile in un contesto strano come la metropolitana».


Ma lei che fa? Recita, canta, balla? «Cantare no. Ballare sì. Sono una malata di pizzica salentina».


Dal video però parrebbe che lei sa fare bene la lap-dance. «Ma se era la prima volta che la facevo!».


Eppure molti hanno apprezzato. «La tecnica?»


La tecnica e l’estetica. «Vero. (ride). Nei vari blog in internet hanno scritto di tutto, anche che ho le tette piccole».


E sono piccole? «Direi proprio di no».


Altri difetti fisici? «C’è chi ha scritto che non sono bella di viso».


Invidia. Ma ci dica la verità: lei si tiene in forma, vero? Cosa fa sport, palestra? «Madre natura. Ma faccio anche un po’ di ginnastica, non in questo periodo».


Che pensa della chirurgia estetica? «Che orrore. Non la farei mai».


Fra vent’anni? «Fra vent’anni mi piacerà vedere le mie rughe».


Le piace la televisione? «Preferisco internet».


Ha un suo modello di riferimento nello spettacolo? «Nessuno».


Lei ha la risposta sempre pronta. E’ la sua anima toscana? «Sono orgogliosa di essere pisana prima che toscana. Ma sono toscana nel modo divertito di prendere la vita. Direi che sono toscana al 90%».


Per il restante 10% è veneta? «Dai veneti ho imparato la diplomazia e un po’ di concretezza e senso pratico».


E questo suo spirito allegro? «Guardi che quando sono arrabbiata mordo».


Cosa non le piace di Padova? «Il tempo, la nebbia e il cielo grigio».


Si interessa di politica? « (silenzio). Mi hanno già etichettata».


Hanno scritto che è stata fidanzata di Max Gallob, leader del centro sociale Pedro. «Della mia vita privata non parlo».


Alcuni trovano curioso che una ragazza vicina ai centri sociali faccia la lap-dance. «I miei ideali politici sono una cosa, il mio essere donna un’altra cosa, lo spettacolo un’altra cosa ancora».


E’ vero che le hanno chiesto di fare la lap-dance anche nel tram di Padova quando e se entrerà mai funzione? «Sì me l’hanno detto in tanti (ride). Ma per scherzo, dai!».


Cosa ne pensa del tram padovano? «Penso che con quei binari che hanno messo ogni volta che giro in bicicletta rischio di ammazzarmi».


Ascolta musica? «Afterhours, Subsonica, Linea 77 e Caparezza».


Caparezza doveva venire a manifestare con i centri sociali contro il muro di via Anelli. Lo sa? «Sì che lo so. Ero a Pisa quel giorno. Mi è dispiaciuto non poter essere lì a manifestare».


Un’ultima cosa. Lei ha un manager molto rigoroso. Fate le cose sul serio? « (ride di gusto). Guido è un vecchio amico. Mi sta solo aiutando a gestire un momento particolarmente movimentato. Se vedeste in che condizioni lavoriamo...».

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