Zaia: «Pronti a finanziare il braccialetto elettronico per i borseggiatori»

Il presidente della Regione: «Se i dispositivi per il controllo sono pochi, li comperiamo noi con un progetto sperimentale. Spero che il Parlamento affronti questo tema»

Laura Berlinghieri
Zaia propone il braccialetto elettronico per borseggiatori recidivi
Zaia propone il braccialetto elettronico per borseggiatori recidivi

«I braccialetti elettronici per i borseggiatori a Venezia? Se sono pochi, li compriamo noi con un progetto sperimentale». Così il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito di una proposta che era stato lui, per primo, ad avanzare.

«Abbiamo nuove tecnologie che ci aiutano a fare tutto», ha detto il governatore nella conferenza stampa di palazzo Balbi, al termine della riunione di giunta, «I sindaci sarebbero ben felici di acquistare questi dispositivi».

Zaia: «Braccialetto elettronico per i borseggiatori, i turisti vanno tutelati»
Una pattuglia in servizio anti scippo della polizia di Stato in servizio a Rialto

E ha proseguito il presidente: «Questo è un Paese strano, dove serve avere quattro anni di condanne per andare in galera. Chi viene arrestato, normalmente ha un pregresso di dieci furti, tutti passati lisci. I borseggiatori sono dei criminali e non dei micro criminali. Commettono aggressioni, compiono furti. E sono sempre gli stessi, nei video vediamo sempre le stesse facce. Se uno è recidivo, deve indossare il braccialetto elettronico e subire un daspo rispetto alle aree affollate della città. Parliamo di un’attività delinquenziale, con alle spalle organizzazioni oliate e organizzate. Spero che il Parlamento affronti questo tema».

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