Zan e Dalla Zuanna debuttanti al valzer dei cambiacasacca

PADOVA. Gente che viene, gente che va. Il prossimo dovrebbe essere l’onorevole padovano Alessandro Zan, che domani potrebbe ufficializzare l’uscita da Sel in vista dell’approdo in un gruppo di “miglioristi” (da Gennaro Migliore, ex capogruppo vendoliano) che da sinistra appoggeranno il governo Renzi. Che l’estate 2014 sia foriera di traslochi lo testimonia il fatto che giovedì anceh Gianpiero Dalla Zuanna, senatore eletto con Scelta civica per l’Italia, ha formalizzato il suo passaggio con il Pd.
Qualche settimana fa, invece (per la precisione il 15 maggio) si è accasata la senatrice trevigiana Paola De Pin, eletta con il Movimento Cinque Stelle. Dopo essere uscita tra i primissimi (il 24 giugno 2013) dal gruppo grillino, la De Pin, che risiede a Fontanelle, ha lavorato per quasi un anno nella componente di Azione-Partecipazione Popolare del Misto e ora si è riaggregata a otto colleghi già pentastellati nella componente Italia Lavori in corso.
La stagione dei passaggi da un simbolo all’altro si era aperta in realtà già nel marzo 2013 quando l’ex ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, eletto in Veneto 1 nella lista dell’Udc, ha aderito al gruppo di Scelta civica per l’Italia. Complessivamente sono una ventina i parlamentari veneti che hanno cambiato “ragione sociale”.
Altre novità – ma alla voce avvicendamenti – sono all’orizzonte a Montecitorio e a Palazzo Madama: la deputata vicentina del Pd, Alessandra Moretti, eletta a Strasburgo, dovrà passare il testimone alla padovana Vanessa Camani. Mentre il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, cederà il suo scranno di senatore della Lega Nord al consigliere regionale Paolo Tosato.
Il quale farà accomodare a Palazzo Ferro Fini Enrico Corsi, assessore del Comune di Verona. Ma, se Corsi dovesse rinunciare, la palla passerebbe a Giuseppe Stoppato, già vicesindaco di San Giovanni Lupatoto, ora consigliere di opposizione. Anche il sindaco di Verona, Flavio Tosi, eletto europarlamentare, dovrà compiere la sua opzione: se resterà in riva all’Adige, sarà la volta di Lorenzo Fontana, arrivato alle spalle dell’eletta Mara Bizzotto. Remo Sernagiotto, neo-eurodeputato di Forza Italia, lascerà invece al coordinatore trevigiano di Forza Italia, Amedeo Gerolimetto, la sua poltrona in consiglio regionale. Se Giampietro Marchese, coinvolto nell’inchiesta Mose, è passato dal Pd al Misto, l’ex assessore Renato Chisso resta in Forza Italia per il Veneto. Ben cinque i consiglieri che fanno parte del Misto (tra loro l’ex leghista Santino Bozza). Stefano Valdegamberi (ex Udc) è il capogruppo di Futuro Popolare. Nereo Laroni, sindaco di Venezia dal 1985 al 1987, è l’uomo di maggiore esperienza del Nuovo centrodestra.
Claudio Baccarin
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