Salvini suona la carica: «Stefani vincerà in Veneto con oltre il 60 per cento»

Il segretario della Lega nell’ex base militare a San Siro di Bagnoli di Sopra per sostenere il candidato del centrodestra: «Il Carroccio sarà il primo partito». Sulle polemiche su Vannacci: «Il generale è un valore aggiunto». E lancia Zaia per le suppletive in Parlamento

Rocco Currado
Alberto Stefani con Matteo Salvini a Bagnoli di Sopra
Alberto Stefani con Matteo Salvini a Bagnoli di Sopra

Il segretario della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini si dice certo della vittoria di Alberto Stefani alle prossime elezioni regionali venete e del primato del Carroccio nel voto. Intervenendo domenica mattina 16 novembre a San Siro di Bagnoli di Sopra nel Padovano, durante un incontro organizzato nell’ex base militare già utilizzata tra il 2015 e il 2018 come centro di prima accoglienza per migranti e oggi ristrutturata con fondi Pnrr per finalità sociali, Salvini ha ribadito pieno ottimismo sull’esito della consultazione.

Salvini: "Per Venezia e Padova sceglieremo i candidati sindaci migliori"

«Stefani vincerà con più del 60%» e la Lega «sarà il primo partito», ha affermato il leader del Carroccio, aggiungendo che il candidato che proprio oggi compie 33 anni, «il 24 pomeriggio sarà già al lavoro sulla Giunta per proporre la squadra migliore».

Le polemiche su Vannacci

Salvini ha poi affrontato il tema delle polemiche attorno a Roberto Vannacci, sottolineando come la sua presenza non rappresenti un problema per la Lega: «Vannacci è un valore aggiunto: non toglie niente a nessuno tranne a quelli di sinistra che si agitano». Il segretario ha ricordato che il generale sarà in Veneto anche la prossima settimana e ha definito «accademicamente interessante» ogni dibattito storico, pur rimarcando che l’obiettivo del partito rimane quello di «risolvere problemi».

Le parole arrivano mentre prosegue il confronto interno sulla gestione del “caso Vannacci”, che non parteciperà all’evento di martedì sera, 18 novembre, a Padova dove interverrà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. A spegnere le polemiche è stato lo stesso Stefani, candidato alla presidenza del Veneto e vicesegretario della Lega come Vannacci: ha ribadito che il focus della campagna deve restare sui contenuti.

Il candidato ha dichiarato che il partito è «nelle strade, nelle piazze, nelle periferie delle nostre città» per presentare il proprio programma «senza attacchi e senza polemiche», spiegando di voler incontrare i veneti «uno per uno», mentre «vedere altre persone al di là dei veneti è tempo perso in campagna elettorale».

Il futuro di Zaia

Su Zaia, Salvini non ha dubbi: «L'esperienza di Luca sarà preziosa anche per Alberto: non c'era un vice Zaia o un simil Zaia. Io penso che Luca sarà una grande risorsa per il Veneto, poi se desidererà, visto che Alberto Stefani lascia libero un posto da parlamentare, i veneti potranno scegliere Luca per farlo venire in parlamento, e poi ci sono tante battaglie per i prossimi anni. Quindi a lui decidere se rimanere in Veneto o portare il Veneto a Roma». E aggiunge: «C'è anche la bellissima competizione di Venezia del prossimo anno dove a primavera i veneziani sceglieranno il nuovo sindaco. Credo che il candidato del centrodestra dovrà arrivare entro fine anno e bisogna scegliere il migliore, io non posso dire che il candidato sindaco sarà della Lega, Venezia è una città straordiaria ma complessa, l'importante è che il centrodestra decida bene e in fretta».

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