«Allegri no el capisse un casso»
Altro che Tar. Mentre il Milan volava verso Cagliari, la sentenza più importante per Allegri è arrivata dal suo presidente. «No el capisse un casso», ha detto in dialetto veneto Silvio Berlusconi durante un evento elettorale nel Padovano, illustrando il suo piano contro il Barcellona, prossimo avversario in Champions League. «C’è una sola maniera per farcela», ha chiarito rispondendo a Daniele Ferrazza, cronista del nostro giornale, «dobbiamo aggredirli fin da subito. Dobbiamo avere un tridente davanti e non farli giocare. Non c’è altra via. Altrimenti non ce n’è per nessuno». Ma lo ha detto ad Allegri? E qui il presidente rossonero ha risposto al nostro giornalista con un sorriso e ha piazzato la stoccata che rischia di riaprire quella crepa con l’allenatore emersa proprio dopo una partita di Champions contro Messi e compagni il 28 marzo. Poco prima delle parole di Berlusconi, a Milanello, Allegri, incaricato dal club di dare un marchio di gioco e comportamento alla cantera rossonera, si era augurato di restare sulla sua panchina oltre la scadenza del contratto fissata al 2014. «Lo spero, però sono sempre legato ai risultati», ha sorriso il livornese, che vive uno dei suoi momenti migliori degli ultimi mesi, e viaggia sull’entusiasmo per i 5 risultati utili di fila e l’arrivo di Balotelli.
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