Ami One, il ritorno di Citroën Ecco l’elettrica per i sedicenni
Emozione, stile e design. Marchio di fabbrica per la Citroën. Così cent’anni dopo la sua nascita, il marchio francese prova a reiventare un nuova urbana. Si chiama Ami One ed è un prototipo ma sarà una delle anteprime più interessanti al salone di Ginevra che si apre al pubblico il 7 marzo.
«L’abbiamo fatta in soli sei mesi», ci dice Frédéric Duvernier, il responsabile delle concept car della marca francese. È una due posti di 2,50 metri di lunghezza, omologata quadriciclo in Europa per poter essere guidata anche a 16 anni senza patente, è elettrica con una autonomia di 100 chilometri, una batteria agli ioni di litio che richiede soltanto due ore di tempo per una ricarica completa. Segni particolari: molto colorata, accessibile con uno smartphone e un Qr Code, tetto apribile, due porte che si aprono asimmetricamente di cui quella del guidatore controvento, portellone posteriore fisso perché una eventuale borsa la si colloca dall’interno, grazie a un abitacolo concepito per essere un open space ricco di spazi.
Ami One è più che un veicolo per spostarsi agilmente e in modo sostenibile in città. Perché è stata progettata per rispondere soprattutto a una richiesta di car sharing o di noleggio, personalizzabile secondo le necessità di mobilità di ognuno, anzi per «esigenze di cinque minuti, cinque ore, cinque giorni, ma anche di necessità più prolungate, con offerte di noleggio per cinque mesi o noleggio a lungo termine fino a cinque anni». Non sarà nel solito concessionario ma in un Comptoirs Ami One, un distributore automatico e digitalizzato della vettura e di tutte le informazioni necessarie o per prenotare un test drive, da trovare anche in un centro commerciale. Ami One ha un’app dedicata con cui il cliente può gestire il prima, il durante e il dopo della sua esperienza di utilizzo.
Stilisticamente, si distingue anche per grandi cerchi da 18 pollici su dimensioni ridotte (2,50 metri di lunghezza per 1,50 di larghezza e altezza), minimalista all’interno dove i due sedili sono asimmetrici con quello del passeggero fisso, sorprendente l’identità sonora in movimento che le hanno dato gli ingegneri di Start-Rec insieme con i designer di Citroën. —
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