Bagno di folla per Succi I tifosi: «Segnane un altro»

In 400 allo store biancoscudato osannano il bomber, che arriva in bicicletta Centinaia di autografi, in un’ora incassati duemila euro fra maglie e gadget
Di Stefano Volpe
EDEL SUCCI AL CALCIO PADOVA STORE
EDEL SUCCI AL CALCIO PADOVA STORE

PADOVA. E adesso manca solo che il sindaco Zanonato gli consegni il sigillo della città per considerare Davide Succi un padovano doc. Per il resto già ci siamo, anzi, il “Cigno” (che firma anche autografi in dialetto veneto) può considerarsi a tutti gli effetti un cittadino modello. Nel giorno del grande abbraccio con i tifosi al Padova Store di via VIII febbraio, Succi si presenta in bicicletta, raccogliendo l’invito a muoversi in maniera ecologica più volte lanciato negli ultimi tempi dall’amministrazione. Andatura turistica in sella alla city bike della moglie, con tanto di seggiolino per la piccola Letizia di quasi 3 anni, la prima pacca sulla spalla al centravanti la dà un tifoso d’eccezione come Vittorio Casarella, autore del volume che raccoglie le vignette di Tito BIgnozzi. «Veramente belle queste immagini» sorride Succi, con l’espressione di chi sa di essere entrato nella storia.

Quel gol dopo 54 anni. Espugnare Vicenza dopo 54 anni è un evento memorabile, al punto che due tifosi si fanno autografare dall’autore del gol-partita il biglietto di lunedì. «La forma? Sto bene, a Vicenza sono rimasto in campo 65 minuti, naturale che alla fine fossi un po’ stanco» confessa il bomber dopo essere entrato nel negozio. Senza sapere che un bel bagno di sudore l’avrebbe atteso di lì a poco. La risposta dei tifosi all’evento organizzato dalla società è andata oltre le più rosee aspettative. Erano quasi 400 i fedelissimi che si sono accalcati negli angusti spazi della filiale della Cassa di Risparmio, per una foto, un abbraccio o un bacio con il campione più amato. «Perché, oltre ad essere un grande, è umile» spiega qualcuno, senza timore di essere smentito visto che in un’ora di passerella con i tifosi Succi non ha mai perso il sorriso nemmeno un secondo. Speriamo non abbia perso nemmeno la sensibilità alla mano destra, visto che, facendo un rapido conto, se in media ogni tifoso si è fatto regalare due autografi, il centravanti avrà fatto almeno 800 firme. Ma ne è valsa la pena.

Amato dalla città. «Questa è una grande iniziativa, a Padova sto benissimo, è una città affettuosa e a misura d’uomo». Per conferma chiedere anche a Humberto Rosa, che da queste parti vive da circa mezzo secolo e non è voluto mancare ieri pomeriggio. Con la scusa di regalare un autografo alla signora Gina che lo accompagnava, il panzer, anch’egli acclamatissimo dai tifosi, ha elogiato Succi: «Si vede che sei una persona speciale». Tema del giorno non poteva che essere quel gol al Menti . «È qualcosa che rimarrà a lungo», spiega il protagonista, «abbiamo scritto una pagina di storia, ma ora vogliamo scrivere la pagina più bella. Anche mia figlia Letizia era felicissima, quando ha visto la palla in rete ha urlato davanti alla tv». Non è la sola.

Lettera ad personam. La signora Micaela confessa a “Re Davide” che le stava venendo un colpo, mentre Alessandro, giovanissimo studente, è stato talmente toccato dall’evento da aver scritto una lettera a Succi, consegnatagli di persona ieri. È eterogeneo il pubblico del bomber, anche se spiccano tanti adolescenti e signore di una certa età alquanto bizzarre. Una si fa firmare i pantaloni («Ma se potessi gli farei firmare altro...»), un’altra chiede la dedica per Franca e Giulio. «Chi sono, i suoi figli?». «No, i miei gatti, anche loro hanno esultato davanti alla tv». «E meno male che non erano alla stadio, a Vicenza avrebbero fatto una brutta fine» sogghigna qualcuno, che pur di strappare una foto al bomber si sorbisce anche un’ora di coda.

Grazie Vantaggiato. «Adesso devi ripeterti con il Crotone» gridano in tanti. «Magari!», la risposta, «non sarà facile, ma vogliamo continuità. Della sfida ai calabresi dello scorso anno ricordo la maglia che Vantaggiato mostrò al pubblico dopo il suo gol. Mi ero appena fatto male, quel gesto mi emozionò e ringrazierò sempre tutti i compagni. Ma ora non voglio più pensare a quel brutto periodo». Intanto a gongolare è anche il Padova: 24 magliette vendute (la media è una al giorno), 8 cappellini, 4 braghette, quasi 2000 euro di incasso in un’ora con Succi.

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