Botte da orbi a Padova tra Valchirie e Amazzoni

PADOVA. Il ring della palestra Fight Club di via Premuda, dove quotidianamente si allenano i pugili della società Max Boxe, domenica 16 marzo ospiterà la terza tappa del Campionato italiano femminile di Pugilato olimpico a squadre.
Si tratta di un torneo omologato dalla Fpi (Federazione pugilistica italiana), a cui partecipano 110 atlete di 16 regioni suddivise in 8 squadre. Ad ogni squadra gli organizzatori (Power Boxing Team) hanno assegnato il nome di una donna della mitologia greca.
La tappa padovana dell'evento, che prevede 6 incontri a partire dalle 17, ai quali seguiranno 5 match fuori programma, è organizzata dai team Max Boxe, Baggio Ring Vicenza e Fight Club.
Nella compagine "Valchirie" (nell'arte moderna graziose ragazze armate sopra cavalli alati, con elmo e lancia con il compito di scegliere i più eroici tra i guerrieri caduti) del Triveneto, che a Padova affronterà la squadra delle "Amazzoni", atlete della Toscana, Emilia e Liguria, militano quattro pugilesse padovane. Si tratta delle Elite: Silvia Bortot (kg 69), Alessia Canonica (kg 57) e Roberta Rania (kg 54) della società Diemme-Padovaring e di Irene Milesi (kg 60) della New Boxe 2010 del tecnico Leonardo Bizzo.
La trentenne capitana della Diemme-Padova ring, Silvia Bortot, arriva all'incontro al Fight Club di Padova imbattuta. Uno status che la giovane vuole conservare a suon di pugni.
Della compagine "Valchirie", il cui team manager è Alessandro Zuliani e il trainer il biancoscudato Massimo Stellin, fanno parte atlete di grande esperienza come la campionessa d'Italia dei 60 chilogrammi, la vicentina Romina Marenda (Centro Sportivo Esercito) che spesso si allena a Padova, Giulia Idolazzi (Boxe Cavarzere), l'austriaca Melamie Frauenschiel e le ungheresi Katalin Ancsin ed Eszter Olàh. Il presidente del comitato organizzatore del Campionato italiano di Pugilato olimpico femminile a squadre è Marco Consolati di Arezzo dove ha anche la sede Power Boxing Team, il vicepresidente il padovano Nicola Bartolamei, fino ad un paio di mesi fa presidente della Padovaring. «Si tratta di un torneo che finora ha creato molto interesse nelle piazze che l'hanno ospitato» afferma Bartolamei. «Il pugilato femminile dopo aver ottenuto il riconoscimento dal Comitato olimpico sta avendo in Italia un successo enorme sia per quanto riguarda il numero delle ragazze che lo praticano, sia per lo spettacolo che offre al pubblico. Lo scopo di questa iniziativa concordata con la Federazione pugilistica è anche quello di dare la massima visibilità alle atlete che vi partecipano, grazie al fatto che le varie tappe si disputano in ogni parte d'Italia, e di farle combattere il più possibile».
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