Calcio dilettanti: un palestinese a Monselice

MONSELICE. Per dare nuova linfa al centrocampo il Monselice punta forte su Hisham Layousse, tesserato pochi giorni fa e pronto al debutto domenica sul campo della Vigontina. Una storia tutta da...

MONSELICE.

Per dare nuova linfa al centrocampo il Monselice punta forte su Hisham Layousse, tesserato pochi giorni fa e pronto al debutto domenica sul campo della Vigontina. Una storia tutta da raccontare quella del mediano, nato 18 anni fa a Camposampiero da padre palestinese e madre veneziana, residente a Caselle di Selvazzano e cresciuto fin da piccolo a «pane e calcio». I primi passi nell’Abano, quindi il grande salto nelle giovanili di Padova e Cittadella. Da qui un’altra doppia esperienza con Venezia e Bassano e il debutto tra i «grandi» a Rovigo, con due presenze lo scorso anno in serie D. In estate l’approdo sempre in quinta serie alla Virtus Vecomp, un’esperienza poco fortunata prima dello sbarco a Monselice. «Alla Virtus non ho mai giocato e voglio riscattarmi – spiega Hisham, studente dell’ultimo anno al liceo scientifico «Rogazionisti» – Non vedo l’ora di iniziare, punto a crescere molto come persona e calciatore. Darò l’anima per ritagliarmi uno spazio e aiutare la squadra a centrare la salvezza». Il nuovo trottolino biancorosso, che i tifosi hanno già ribattezzato Fabregas per la somiglianza con il catalano, sottolinea con orgoglio le sue origini palestinesi. «Sono nato e cresciuto qui ma ho il passaporto israeliano. Papà è in Italia da più di venticinque anni e il nonno è originario della Giordania». Come stai a Monselice? «La squadra mi ha fatto un’ottima impressione. C’è un grande gruppo e tutti mi hanno aiutato sin dal primo giorno. Il livello è buono, basterà avere sempre la giusta mentalità». Hai portafortuna particolari? «Non sono un ragazzo scaramantico. Quando gioco penso solo a divertirmi, non ho mai sofferto la pressione». Sogni nel cassetto? «Per ora li ho messi da parte. Ho due obiettivi: salvarmi con il Monselice e superare l’esame di maturità».

Matteo Lunardi

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