Calcio Padova, il ds Mirabelli: «Squadra giovane». Ma è la più vecchia del girone

Dati Transfermarket: il Padova quest’anno ha un’età media di 26,8 anni (l’anno

scorso era 25,9). Mercato che ha abbassato il valore complessivo della rosa

Stefano Volpe

Una rosa più vecchia, meno ricca e per la prima volta nell’era Oughourlian fuori dal podio delle più “valorose” del campionato.

In attesa delle risposte che darà il campo, dopo la fine del mercato estivo è questa la fotografia del Padova scattata dal portale Transfermarket, il più autorevole database calcistico online. L’aspetto più sorprendente e in controtendenza rispetto a quelle che sono state le linee guida dettate dalla dirigenza è l’innalzamento dell’età media della squadra. «Abbiamo abbassato l’età media», aveva dichiarato il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli a fine mercato, ma la realtà, numeri alla mano, è diversa e dice che il Padova è la squadra più vecchia del girone A di Serie C.

L’età media dei giocatori biancoscudati è di 26.8, mentre le seconde in graduatoria, Vicenza, Lumezzane e Triestina hanno oltre un anno di media di differenza, (25.3). Chiude la classifica, come era ovvio che fosse, l’Atalanta Under 23 che si ferma a 21.1, mentre il rinnovamento dell’Alessandria ha portato i grigi a lanciare una rosa di 22.9 anni di media. I biancoscudati, rispetto alla scorsa stagione, hanno alzato praticamente di un anno esatto l’età media della squadra. L’anno scorso la rosa del Padova vantava una media di 25.9 anni, considerati i giocatori inseriti nella lista del campionato e senza contare i vari Fortin, Bacci e Ghirardello, che hanno collezionato qualche presenza in Serie C, erano aggregati alla squadra ma per lo più giocavano con la formazione Primavera.

Com’è stato possibile questo cambiamento, nonostante la dichiarata politica di voler puntare sui giovani? Il Padova di questa stagione ha formato una rosa omogenea, visto che l’età media si è alzata ma non c’è più nessun ultra-trentacinquenne e l’unico “over 33” è il portiere Antonio Donnarumma. Lo zoccolo duro è formato da giocatori dai 29 ai 25 anni, in linea con l’intenzione di riunire calciatori di categoria, con l’obiettivo di riuscire a far fare loro il salto di qualità definitivo. Mancano, però, i giovani. Se l’anno scorso il Padova era riuscito anche ad accumulare minutaggio in qualche occasione, grazie all’utilizzo di quattro under contemporaneamente, in questa stagione sarà impossibile. Gli unici due under 21 presenti in rosa sono Calabrese e Cretella e viene difficile pensare che possa essere impiegato qualche ragazzo della Primavera (forse solo Leoni può avere una minima chance) visto che Bacci e Ghirardello sono stati ceduti. Scenario diverso rispetto alla scorsa stagione, dove avevano trovato spazio i vari Vasic, Piovanello, Ilie, oltre a Gagliano e Cannavò e agli unici superstiti Cretella e Calabrese. Se l’età media aumenta, a diminuire è il valore della rosa.

Sempre secondo Transfermarket, il valore dell’organico del Padova si attesta all’inizio di questa stagione a 5.73 milioni, sperando che si possa alzare grazie alle prestazioni positive dei giocatori. Il calo rispetto allo scorso anno è circa del 20%, visto che la rosa 2022/23 è stata valutata 7.53 milioni. E nei parametri non c’entra l’exploit di Vasic, che Transfermarket valutava 800mila euro, ma che il Padova è riuscito a vendere a oltre 2 milioni. Per la prima volta negli ultimi cinque anni i biancoscudati si trovano così fuori dal podio delle formazioni più quotate del campionato, visto che al primo posto c’è il Vicenza (8.33 milioni), seguito da Atalanta Under 23 (7.75) e Triestina (6.85). Un dato che, come ha insegnato il campionato, conta fino a un certo punto visto che anche la scorsa stagione Feralpi Salò e Lecco non possedevano il patrimonio giocatori più ricco ma alla fine hanno centrato la promozione. —

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