Calcio, quarto successo consecutivo per il Padova: vittoria contro il Mantova

I biancoscudati conquistano lo stesso un risultato preziosissimo, che consentirà loro di giocare i primi due turni in casa, con il vantaggio di due risultati su tre

Stefano Volpe
barsotti foto er mantova padova bortolussi
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Manca solo la ciliegina, ma la torta cucinata da Torrente è deliziosa lo stesso. Il Padova vince 3-1 a Mantova, coglie il quarto successo consecutivo e si qualifica ai playoff da quinto, scavalcando anche il Vicenza.

Non riesce il miracoloso aggancio al quarto posto, ma i biancoscudati conquistano lo stesso un risultato preziosissimo, che consentirà loro di giocare i primi due turni in casa, con il vantaggio di due risultati su tre.

A patto, ovviamente, di passare il primo turno, che si giocherà domenica prossima allo stadio Euganeo contro la Pergolettese, che in questa stagione è stata la bestia nera del Padova. Piange, invece, il Mantova di Mandorlini, costretto a disputare i playout contro l’Albinoleffe.

I biancoscudati, allo stadio Martelli, spinti dal tifo incessante dei 439 tifosi ospiti, hanno saputo soffrire nella prima mezz’ora, prima di uscire alla distanza, spinti dalle reti di Delli Carri, Jelenic e addirittura del giovane Ilie.

Torrente ha mantenuto fede alla promessa iniziale, quella di schierare la miglior formazione possibile, praticamente la stessa che gli ha permesso di agguantare la qualificazione matematica ai playoff con un turno d’anticipo. L’unico cambiamento, rispetto alla sfida contro il Lecco, è stato l’inserimento dal primo minuto di Kirwan al posto di Belli, che non si è presentato nemmeno in panchina dopo essere stato colpito da un attacco influenzale.

Il terzino neozelandese ha esordito così dal primo minuto in questo campionato, otto mesi dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. E non ci poteva essere test più probante per lui, visto che fin dall’avvio la sua fascia è stata presa d’assedio dal Mantova. Kirwan ha sofferto parecchio contro un cliente rognoso come Mensah e nei primi 20 minuti anche il Padova ha patito la pressione avversaria.

In meno di un quarto d’ora il Mantova ha collezionato cinque calci d’angolo, sfiorando il gol al primo tentativo, quando ci è voluto un miracolo di Donnarumma al 3’ per togliere da sotto la traversa un pallone deviato in mischia a centro area da Bocalon. I biancoscudati sono stati messi sotto dal punto di vista del ritmo e per quasi metà tempo non sono mai riusciti a ripartire. I padroni di casa, tuttavia, non hanno affondato il colpo e i ragazzi di Torrente, bravi a stringere i denti, si sono mostrati anche cinici.

Poco dopo aver messo la testa fuori dal guscio, alla prima vera occasione, il Padova ha trovato il vantaggio al 34’. Jelenic, dopo aver ricevuto da Kirwan, ha crossato in area di prima intenzione, trovando la proiezione offensiva di Delli Carri, che di testa ha infilato il suo secondo gol stagionale. Una punizione forse esagerata per il Mantova, che però non si è abbattuto e proprio allo scadere del primo tempo ha trovato il pareggio. Sull’ennesimo cross di Mensah dalla sinistra, Valentini ha respinto corto, recapitando il pallone sui piedi di Pierobon, che di prima intenzione ha insaccato da limite con il destro. Il Mantova spinge sull’acceleratore anche a inizio ripresa, ma il Padova è molto più reattivo (e letale in contropiede) rispetto al primo tempo.

All’11’ Bortolussi orchestra in modo magistrale una ripartenza, lanciando Russini a tu per tu con il portiere. L’esterno calcia con il destro, Tosi respinge ma il rimpallo favorisce Jelenic che di testa segna a porta vuota il 2-1. Padova nuovamente in vantaggio e dopo 4’ vicinissimo al tris: salva Tosi sulla zampata di Bortolussi dopo una travolgente discesa di Vasic.

L’inerzia della partita è cambiata totalmente, il Mantova cerca di rigettarsi in avanti ma non ha più né la forza né la lucidità del primo tempo. Il Padova, invece, è squadra vera e chiude i conti al 37’ con il primo gol da professionista del giovane Ilie che raccoglie una palla vagante, su azione d’angolo, e insacca di sinistro, ammutolendo i 4.000 mantovani e mandando in delirio i tifosi biancoscudati che hanno ritrovato l’entusiasmo dei bei tempi.

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