Campodarsego accordo per l’Euganeo Pubblico di casa solo in tribuna ovest

Il presidente Pagin ha definito l’utilizzo con il calcio Padova 350 mila euro di fideiussione. «Un migliaio di spettatori»
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PRESENTAZIONE PROGETTO NUOVO STADIO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PRESENTAZIONE PROGETTO NUOVO STADIO

CAMPODARSEGO

Ora è fatta anche per lo stadio: il Campodarsego giocherà all’Euganeo le partite ufficiali della prossima stagione. Lo ha sancito l’accordo di ieri mattina tra i vertici dei biancorossi dell’Alta Padovana, quelli del Calcio Padova e l’assessore padovano allo sport Diego Bonavina. Il tutto sigillato da una fideiussione di 350mila euro con la compagnia assicuratrice della società biancoscudata.

«C’è sempre stato un buon dialogo con i nostri interlocutori, la firma era la naturale conseguenza» spiega il presidente del Campo Daniele Pagin, disteso e soddisfatto dopo giornate intere a pensare al futuro della sua squadra.

«Abbiamo optato per la fideiussione che ci è stata proposta durante i vari incontri, 350mila euro. In più spenderemo altri 110mila per l’iscrizione al campionato. Abbiamo fatto valutazioni attente sul nostro budget prima di entrare in questa avventura, posso dire che è addirittura più solido dell’anno scorso. Senza dimenticare che se fossimo rimasti al Gabbiano, non omologato, i costi non sarebbero cambiati di molto».

Sulla gestione effettiva, il presidente ha già qualche idea: «Abbiamo mantenuto quasi in blocco il pacchetto proposto, tranne qualche variazione per le misure di sicurezza (steward, ambulanza e vigili del fuoco). Questo, perché prevediamo un pubblico ridotto rispetto ad altre compagini più blasonate della Lega Pro: difficile che ci seguano più di mille persone, per cui apriremo la parte ovest e la curva degli ospiti».

Ma guai a pensare che l’Euganeo sia sovradimensionato per il campionato dei Gabbiani. «Ho sempre pensato di giocare qui, una volta raggiunta la terza serie. Per comodità geografica, vista la vicinanza del nostro quartier generale al capoluogo, ma anche perché rappresenta al meglio il calcio padovano». Non è neppure escluso un ritorno agli impianti di via Olmo, se la sua compagine resterà in Serie C per altri anni: «Mi confronterò di nuovo con l’amministrazione comunale di Campodarsego, anche dopo le prossime elezioni, per promuoverne l’ammodernamento e l’ampliamento».

Quanto alla rosa della prossima stagione, Pagin e gli altri del Campo non si sbottonano ancora. «Vedremo cosa costruiremo a partire dai contratti e dalle risorse a disposizione: queste ultime non sono al minimo, ma neppure elevate, tanto che abbiamo sempre avuto una gestione societaria "familiare". Resto perciò fiducioso nel direttore sportivo Andrea Maniero». Anche per istituire la figura del direttore generale si prende tempo. Lo aveva annunciato Pagin stesso, viste la necessità di dedicare più tempo alla sua azienda e l'impossibilità di gestire direttamente tutte le incombenze future. «Vedremo prossimamente. Dovrà fare con tutta probabilità anche da segretario generale». —

R.T.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova