Canestri, mental coaching La seconda vita di Giorgia
LA RECENSIONE
Giorgia Sottana, giocatrice di pallacanestro della Nazionale italiana, classe 1988, trevigiana, si esprime nel campo da basket ma non solo: ha scelto di parlare di sé e del suo percorso di vita - non solo sportivo - in un volume scritto a quattro mani con il suo mental coach Gabriele Bani. Io sono. Il viaggio di Giorgia Sottana (Startmehub Editore, 10,40 euro) è dunque il diario che ogni atleta dovrebbe, anche solo idealmente, tenere sottomano e scrivere ogni giorno per mettere nero su bianco i proprio obiettivi e non perdere di vista la meta.
«Avevo ed ho tuttora voglia di spingermi oltre il limite. Di non accontentarmi. Di tirare fuori il meglio di me in ogni situazione. Di essere una persona che accetta le sue responsabilità e affronta a testa alta le sfide che incontra nel cammino», spiega la cestista. A capitoli alterni la voce di Bani oggettivizza la strada percorsa, la inquadra nel suo metodo di lavoro, la trasforma in regole da applicare quotidianamente, puntuali come gli allenamenti. E così la carriera di Giorgia - Reyer Venezia, Treviso, Taranto Cras, Schio, Lattes Montpellier, Fenerbahçe - acquista un valore diverso: i momenti difficili diventano opportunità di crescita, le sconfitte punti dai quali partire per fare meglio e di più.
Questo “mental coaching” risulta ancora più utile dopo l’addio della guardia trevigiana alla squadra turca del Fenerbahçe: davanti a lei si aprono nuove occasioni all’estero, munita di una consapevolezza che l’ha resa più forte e matura. A testimonianza di questo, la scelta di devolvere i proventi della vendita di questo volume a NutriAid, network medico-umanitario impegnato nella lotta contro la malnutrizione infantile. —
Annalisa Celeghin
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