Capello ci crede: vecchia ma buona, la Russia è pronta

«Finalmente inizia la Coppa del Mondo, siamo pronti». Queste le prime parole del commissario tecnico della Russia, Fabio Capello, il quale, assieme alla sua squadra, è giunto ieri in Brasile.
La squadra del tecnico italiano è inserita nel gruppo H con Belgio, Algeria e Corea del Sud. «È un raggruppamento molto difficile ed equilibrato», il pensiero dell’allenatore goriziano. Il viaggio, per i russi, è stato lungo, ma l’umore di Capello e dei suoi giocatori è sembrato buono. «È andato tutto liscio: il trasferimento è stato ben organizzato. Non siamo così stanchi: siamo pronti per il Mondiale», ha aggiunto.
Dopo l’arrivo a San Paolo il gruppo si è spostato direttamente a Itu, sede del ritiro. Aleksandr Kerzakov e compagni si alleneranno allo stadio Novelli Junior, nel comune brasiliano dello stato di San Paolo con circa 150 mila abitanti.
Fabio Capello, al secondo Mondiale da allenatore dopo aver guidato l’Inghilterra (eliminato agli ottavi dalla Germania) in Sudafrica nel 2010, si è detto molto fiducioso: «Vecchi, ma buoni. Siamo la Russia e vogliamo giocarcela fino in fondo con le nostre armi. I giovani? Io li chiamerei pure, ma se non giocano nelle squadre di club come faccio a portarli in Nazionale? Fino a quando non ci saranno dei regolamenti ad hoc per incentivare il loro utilizzo non potrò fare diversamente».
L’ossatura della Russia è composta dal portiere Akinfeev, dal goleador Karzhakov e dal trequartista Kokorin. «La squadra si è preparata nel migliore dei modi», il pensiero dell’ex tecnico del Milan, della Roma e della Juventus. «Mi dispiace per l’infortunio che ci ha privato di Roman Shirokov (32 anni capitano della Nazionale, ndr), ma faremo di necessità virtù. Ciascuno dei miei è pronto a dare il meglio di sé, ma non azzardo pronostici perché ogni squadra ha una chance di vincere la Coppa del mondo prima del fischio d’inizio». La Russia, nel gruppo H, esordirà il 17 giugno contro la Corea del Sud a Cuiaba.
L’obiettivo è quello di superare il primo turno per porre le basi della costruzione della squadra che poi nel 2018 giocherà i Mondiali in casa.
In assoluto, quella di Capello è la rosa più inesperta. La quasi totalità dei 23 convocati, infatti, non ha mai giocato la fase finale di un campionato del mondo.
@roccocoletti1
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