Cheerleaders made Padova

Alice Rampin a capo di un gruppo di giovani atlete
 ESTE.
Le cheerleaders arrivano a Padova. Ad aprire le danze di questa disciplina sportiva nella nostra provincia è Alice Rampin, 27 anni di Este, a cui la Federazione Italiana Cheerleading ha affidato il compito di creare un gruppo di atlete anche a Padova. Già, perché i miti da sfatare sono almeno due.  «Il primo è quello che identifica una cheerleader come la classica bimbetta bella e viziata dei film americani - spiega Alice - Purtroppo l'immagine che arriva dal cinema è molto distante dalla realtà e dequalifica la nostra disciplina. Il cheerleading è uno stile di vita: chi vuole praticarlo deve avere una condotta molto rigida, con molti sacrifici e pochi vizi. D'altro canto, siamo di fronte ad un mix di danza, ginnastica, acrobazie».
 Ma tutte quelle gonnelline cortissime e quelle ragazze simili più a modelle che ad atlete?
 «Macchè, una cheerleader deve avere per regolamento una divisa poco succinta, che copra molto il corpo - continua Alice - e poi possono praticare questa disciplina anche le ragazze con un fisico poco longilineo. Un esempio? Pensiamo a chi deve stare alla base di una composizione: deve avere un fisico robusto e resistente. Ognuno ha un ruolo a seconda del fisico che si ritrova».
 Il secondo luogo comune riguarda l'attività delle cheerleaders.  
«Si pensa che i gruppi di cheerleading servano solo a riempire gli intervalli delle partite, ma in realtà esistono competizioni e manifestazioni interamente dedicate a questo sport. Ogni anno si disputano campionati nazionali, continentali e mondiali. In Italia il movimento ha il proprio fulcro in Lombardia, mentre a livello planetario spiccano forze come gli Usa, la Thailandia, Colombia, Ecuador o Svezia. E' vero, molti gruppi nascono come supporto alle squadre di basket o football, ma spesso l'affiancamento ad altri sport è solo per avere una vetrina e per attirare nuovi atleti».  Dal 2009 è nata anche una federazione, la Fic, che conta attualmente 80 società iscritte (erano dieci solo quattro anni fa) e un bacino di almeno 1.500 tesserati. Alice si è formata nei numerosi camp organizzati a livello federale, e quest'anno ha ricevuto direttamente dal presidente Riccardo Cavalieri il compito di portare questa disciplina a Padova.  «Sto cominciando questo impegno cercando di far entrare il cheerleading nelle scuole», spiega Alice.  
Ma come è nata la passione per il cheerleading?
 «Quattro anni fa ero sul divano di casa e guardavo il film Bring it on nel quale una ragazza, nel corso di una partita di softball, comincia ad animare il tifo con alcune coreografie. L'eccitazione nel vedere quelle scene è stata tale che ho deciso di approfondire questo mondo».  Tra le altre cose, Alice produce artigianalmente anche i noti pon-pon, difficilmente reperibili nel mercato italiano e ordinabili quasi solo per internet dall'estero. Insomma, una passione a 360 gradi. Chiunque fosse interessato a provare l'esperienza del cheerleading può contattare Alice Rampin all'indrizzo a.rampin@ficad.it.

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