Citta, esame di maturità con la capolista

Contro la Spal Venturato deve rinunciare a Benedetti, Iunco e Arrighini, ma recupera Kouamé. Trecento tifosi al seguito
Di Diego Zilio

CITTADELLA. Salutate la capolista. E magari, già che ci siete, provate a batterla. Dopo aver dominato i rispettivi campionati di Lega Pro nella scorsa stagione, Spal e Cittadella si ritrovano di nuovo in alto anche in Serie B, con i biancoazzurri al vertice della classifica e i granata di Roberto Venturato al quarto posto, lanciati dalla sontuosa prestazione sfoderata contro il Carpi sabato scorso. Una vittoria che, però, ha lasciato per strascico anche qualche contrattempo, come spiega lo stesso tecnico, partito per Ferrara ieri pomeriggio, dopo la rifinitura al Tombolato. «Purtroppo questi impegni ravvicinati rendono difficile recuperare chi si infortuna. Rimangono a casa Arrighini, che ha rimediato una brutta botta alla coscia, Iunco, che avverte dolore alla spalla, e Benedetti, che sta migliorando ma è alle prese con una piccolissima lesione: non ha senso rischiarlo. Rientra, invece, Kouamé, che ha ancora un po’ male al piede, ma che ha svolto gli ultimi allenamenti assieme ai compagni».

Facile immaginare che sarà costretto ad operare un ampio turnover rispetto alla convincente gara con gli uomini di Castori.

«Di sicuro dovremo tener conto del recupero psico-fisico, non facile a distanza di così poche ore dall’ultimo match, ma io ho opportunità importanti di scelta, che non possono che rendermi felice. In più ho a disposizione giocatori che sanno vivere in modo positivo anche le eventuali panchine e sono in grado di farsi trovare pronti nella gara successiva. Non è un particolare da poco, perché tutti devono essere determinanti».

Tra Spal e Citta oggi ci sono 13 punti di distacco. Come se li spiega?

«La differenza nasce dal limite che ci ha frenato nel corso di tutta la stagione: non sempre siamo stati concreti come avremmo dovuto essere e non abbiamo avuto la continuità che invece ha avuto la Spal. Se poi lo volete sapere, ho sempre pensato che la squadra di Semplici potesse giocarsi la vittoria del campionato con Frosinone e Verona, e avrei detto anche con il Cesena, che immaginavo si riprendesse nel girone di ritorno».

Effettivamente, fra tutte le avversarie affrontate, la Spal è sembrata quella in grado di tenere meglio il campo, come si è visto anche al Tombolato, quando vi superò 2-1.

«Sa giocare a calcio, ma sa anche essere cinica e concreta, rubarti i tempi del gioco e ripartire in modo incisivo. All’andata, nel momento in cui riuscimmo a raddrizzare la partita, fu brava a colpirci una seconda volta. Per questo dico che ci attende un nuovo esame di maturità. E servirà dare qualcosa in più rispetto a quella gara».

Oggi, in più, gli uomini di Semplici, fra cui anche gli ex granata Gasparetto e Schiavon, giocano letteralmente sull'onda dell'entusiasmo.

«La Spal è animata da un entusiasmo straordinario perché, appunto, si sta giocando qualcosa di altrettanto straordinario. Ma anche noi abbiamo davanti un traguardo importante e vogliamo raggiungerlo con la stessa sua forza».

A sostenere Iori & C. allo stadio Mazza ci saranno circa 300 tifosi, in partenza da Cittadella con auto private e il pullman organizzato dal “Salf Granata Club da Godi-Fontaniva Presente”. Prima del match, al ristorante-pizzeria “Archibugio” di Ferrara sarà ricambiato il “terzo tempo” vissuto lo scorso 3 dicembre sotto le mura, grazie all’iniziativa del locale Coordinamento dei tifosi. Una volta allo stadio, i padovani dovranno farsi sentire più che potranno, perché l'impianto sarà riempito in tutti i suoi 8.500 posti.

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