Cittadella, il primo volto nuovo è un attaccante: Marco Rosafio
Eccolo qui il primo rinforzo del Cittadella. Si chiama Marco Rosafio, ha 25 anni, è cresciuto nelle giovanili del Lecce e arriva dalla Cavese, con cui nell’ultima stagione, nel girone C della Serie C, ha collezionato 30 presenze, segnando 6 gol e sfornando 12 assist. Un attaccante esterno, che però potrà essere impiegato come trequartista o seconda punta nel classico 4-3-1-2 di Venturato. Particolare non secondario: anche se il suo arrivo è stato ufficializzato ieri pomeriggio, era stato bloccato dal digì Marchetti già prima dell’epilogo del campionato, quando ancora non si sapeva se il Citta avrebbe giocato in Serie B o in Serie A. Segno che in casa granata si era proprio convinti delle sue qualità.
«Il mio procuratore già nel corso della stagione mi aveva fatto sapere che il direttore e i suoi uomini mi stavano seguendo», conferma Rosafio, acquistato a titolo definitivo. «E a quel punto mi ha consigliato di non farmi prendere dall’ansia e di continuare a giocare come al solito. Poi mi ha telefonato lo stesso direttore Marchetti, perché voleva conoscermi di persona, e voleva capire se ero una persona seria e umile, come quelle che vuole avere nella sua squadra. Ci siamo incontrati a metà maggio, ma io già da prima seguivo le partite del Cittadella. Anzi, oggi mi fa piacere ricordare un aneddoto. Ben prima di essere contattato ne avevo parlato col mio procuratore e gli avevo detto: ma che bello che è veder giocare questa squadra, sempre palla a terra come piace a me. Ancora non immaginavo che qualche mese dopo mi avrebbe cercato!». Riguardo alle sue caratteristiche tecniche, Rosafio, che l’anno prima aveva messo a segno 12 reti in Serie D con la maglia del Messina, e prima ancora aveva indossato quelle di Juve Stabia, Monopoli e Forlì, spiega: «In passato ho giocato sia da trequartista che da seconda punta, anche se nelle ultime due stagioni sono stato impiegato soprattutto come esterno d’attacco. Sono rapido e bravo nell’uno contro uno. Sono cresciuto nelle giovanili del Lecce esordendo anche in prima squadra, prima di essere mandato in prestito altrove».
Nella sua carta d’identità c’è scritto che è nato a Chur, in Svizzera. «Mia madre è nata lì da genitori italiani, e ho i parenti quasi tutti in Svizzera, anche se i miei si sono trasferiti poi nel Leccese per questioni di lavoro». Rosafio affronta poi col sorriso l’argomento ferie: «Abito vicino a Gallipoli, quindi non vado mai in vacanza, nel senso che ci sono praticamente sempre». E un sorriso proverà a regalarlo pure ai suoi nuovi tifosi, ancora scossi dalla finale del Bentegodi. «So che sembrano frasi fatte, ma, come si dice, prometto che suderò la maglia. Per me sarà la prima stagione in Serie B, è bellissimo esserci approdato e farò di tutto per dimostrare che me la merito». +++—
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