Cittadella spuntato, il pari serve a poco

Il Crotone spreca tre palle-gol davanti a Pierobon nei primi 45’, poi sono i granata a rendersi pericolosi ma nessuno segna
Di Stefano Edel
BARON CITTADELLA-CROTONE occasione di testa Scaglia
BARON CITTADELLA-CROTONE occasione di testa Scaglia

CITTADELLA. «Abbiamo rinunciato a giocare per venire a tifare. I ragazzi del settore giovanile». Se il Cittadella chiama, tutti devono rispondere, anche i piccoli del vivaio. E con la promozione dei biglietti ad un euro, in Gradinata Est, dove campeggiava il lungo striscione appena citato, in effetti qualche presenza in più stavolta c’è stata, ma non forse nella misura che il presidente Andrea Gabrielli e i suoi collaboratori avrebbero immaginato. E allora? E allora c’è poco da fare, hanno vinto gli assenti, perché, in tutta sincerità, una partita così brutta come quella andata in scena nei primi 45’ di ieri non l’avevamo ancora vista nelle 30 giornate di campionato già consegnate agli archivi prima di questa. Che poi si sia elevata dalla mediocrità assoluta nella seconda parte, è stato più per merito della squadra di Foscarini che di quella di Drago, ma il dato ha poca importanza.

La serie B, specie per chi naviga nelle acque infide della bassa classifica, è di un livello davvero basso, il peggiore degli ultimi anni, e non ce ne vogliano Pellizzer & C., ma se sono sempre lì, fra risultati buoni e altri decisamente inferiori alle attese (e alle possibilità), significa che questo valgono. Dunque, sino alla fine bisognerà soffrire per arpionare un’altra salvezza.

Un tempo a testa. È il quattordicesimo pareggio (su 31 gare, appunto), e ci sta tutto. Perché la frazione iniziale ha visto i calabresi decisamente più in palla e più pericolosi degli avversari, mentre dopo l’intervallo, grazie ad un paio di innesti mirati e all’allargamento del gioco sulle fasce, il Citta si è rivelato superiore, pur non chiamando mai l’ex Cordaz ad una parata decisiva o comunque complicata. Per cui i ragazzini del settore giovanile avrebbero forse fatto meglio a giocare le loro partite (spostate di orario o rinviate), dato che alla fine il pubblico ha lasciato il Tombolato tra comprensibili rimbrotti e l’amarezza per un’occasione sfumata, quella di allargare il divario fra la squadra del cuore e le concorrenti dirette. Così, invece, la zona playout è sempre lì, incollata come il mastice alle caviglie dei granata.

Doris e Puller in tribuna. Non crediamo si siano divertiti neppure Ennio Doris, 74 anni, fondatore del Gruppo Mediolanum e presidente dell’omonima Banca, e Michele Puller, 67 anni, originario di Cittadella, presidente del Borussia Dortmund che mercoledì affronterà la Juventus nella gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Seduti uno accanto all’altro in tribuna d’onore, se ne sono andati qualche minuto prima della conclusione del match.

Pierobon c’è. Senza Rigoni (in panchina, ma menomato dall’influenza), Foscarini ha rilanciato Paolucci, ma proprio a centrocampo, alla fonte del gioco, il Citta ha patito molto la migliore disposizione del Crotone, organizzato bene e soprattutto in grado di chiudere tutti i varchi agli esterni di casa, e a limitare notevolmente il raggio d’azione di Stanco (apparso fuori registro pure stavolta, dopo lunedì scorso a Chiavari)e Coralli. In questo modo, dovendo ”fare” la partita, i granata si sono esposti alle ripartenze dei pitagorici, pericolosi al 4’ con Suciu, con il “vecio” portiere bravo a rintuzzarne la conclusione di piede, al 29’ con un colpo di testa di Dezi troppo lungo per Torregrossa sotto porta, e al 40’ con la più nitida delle palle-gol, costruita da Torregrossa, il cui tiro veniva deviato in tuffo dal “Piero”, ma proprio sui piedi dell’accorrente Matute, che spediva fuori da due passi!

Scaglia, che errore! Limitato sulle corsie esterne, l’undici padovano ha cambiato passo, e alzato il ritmo, nella ripresa, specie quando è entrato in scena Sgrigna, dopo il quarto d’ora. A porta vuota, di testa, Scaglia, proprio su un cross del trequartista romano, si è divorato l’opportunità del vantaggio (19’), poi lo stesso Sgrigna ha sbagliato la misura, da posizione favorevole, nel destro a giro che è sibilato un paio di metri sopra l’incrocio (38’).

Il Citta racoglie 4 punti nei tre scontri diretti, con Varese, Entella e, appunto, Crotone: un paio in più avrebbero potuto e dovuto essere messi nel conto. Speriamo di non doverli rimpiangere, al momento dell’epilogo del campionato.

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