Cittadella, un punto con rimpianto Panico: «Serve più concretezza»

CITTADELLA. Alla fine, l’unico volto davvero soddisfatto era quello di Giuseppe Panìco, il piccolo “Immobile” del Cittadella. Quello che, pur pagando diversi centimetri ai difensori del Venezia, li ha castigati tutti incornando in rete, in torsione, la palla dell’1-1 nei minuti di recupero. «Ma non posso essere contento del tutto, perché ci tenevamo a vincere», sottolinea l’attaccante granata, «e comunque lo so che sono basso, ma ho un buon “terzo tempo” quando si tratta di staccare. In più gli avversari non si aspettano che vada di testa e invece non è il primo gol che realizzo in questo modo».

Il rammarico resta, dopo un derby che il Citta ha rischiato di perdere senza che Paleari abbia fatto un solo intervento e dopo un gol, quello di Modolo, in netto fuorigioco. «E noi che ci stavamo scaldando a bordo-campo ce ne siamo accorti», afferma Panìco, «abbiamo provato a segnalarlo al guardalinee, ma il gioco è ripreso velocemente. Per fortuna, almeno, l’abbiamo ripresa: questa è la nostra mentalità, quella che ci porta a lottare sino alla fine su ogni pallone. Certo, la vittoria manca da tre partite, ma già col Livorno proveremo a ritrovarla».

Occorre farlo, anche perché la rimonta dello Spezia sulla Salernitana ha spinto il Citta fuori dalla zona playoff. «Sappiamo che qualificarci non sarà facile, ma vogliamo provarci», aggiunge, non a caso, Roberto Venturato che, come sempre fa nei turni infrasettimanali, ha rivoluzionato la formazione, lasciando inizialmente in panca elementi come Moncini e Benedetti. «La nostra è stata una prestazione importante, è mancata solo l’ultima parte: il gol. Avremmo potuto vincere, ma il risultato è questo: occorre imparare a essere concreti».

Significative anche le parole di Serse Cosmi, tecnico arancioneroverde: «Non ci dobbiamo demoralizzare, perché non dimentichiamo che davanti avevamo una squadra forte, che poche settimane fa ha saputo strapazzare il Lecce. Il gol del Cittadella era evitabile? Sì, ma è anche chiaro che, con il possesso palla nettamente a favore degli avversari, finisci col subire le loro giocate».

Da segnalare, prima della partita, il “terzo tempo” fra le due tifoserie, con i rappresentanti del Cccg e del gruppo Alta Marea che si sono ritrovati alla trattoria “Al Diporto” di Sant’Elena per un brindisi. —

Diego Zilio

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