Correndo correndo c'è pure chi si sposa

BOAVISTA (Capo Verde).
Il più vecchio ha 61 anni, il più giovane 29, sei le donne. C'è di tutto tra i 43 partecipanti alla Boavista ultramarathon. Mille le storie, come quella di Roberto Zanda di Cagliari che due anni fa ha rischiato di morire in Egitto nel corso della 555, gara di 609 km nel deserto. Roberto è stato operato per una peritonite in un villaggio. Ne è uscito miracolosamente dopo tre mesi. L'amore per la corsa porterà all'altare Raffaella Scotto Busato di Genova, medico geriatra e nutrizionista, che ha conosciuto alla Chaberton Marathon il suo architetto personale, Stefano Stola di Torino. Diranno sì il 26 marzo organizzando un trail post matrimonio. Tanti i personaggi presenti a Capo Verde, come Flavio Massa di Ciriè Torino (che pur di arrivare si è fatto una dose industriale di antidolorifici), Luigi Balliano di Colegno (anche per lui anti vomito), Giacomino Barbacetto di Verzegnin vicino a Udine (collasso e flebo all'arrivo grazie all'intervento della paziente moglie Sabrina), Massimo Camponeschi di Varese (finito ko, ma si consolerà sposando la sua Claudia il prossimo 11 giugno), Patrick Renault di Reims, Patrizia Guarnieri di Sant'Ambrogio Torino, Angelo Micheletti (si arreso al 60º tuffandosi direttamente nudo nell'oceano), Marina Mocellin di Bologna (stakanovista delle maratone). Grande delusione per uno dei favoriti, Giuseppe Scotti di Barzago, grande atleta stroncato da dolori addominali quando lottava per il terzo posto, e per Adriano Arzenton di Vicenza che ha lasciato a pochi chilometri dal traguardo, tradito da un compagno di avventura che non l'ha sostenuto al momento giusto.
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