Correzzola, Chiara Colpo dalle gare all’insegnamento «I bambini mi fanno felice»

Martina Masiero / CORREZZOLA
«Ho corso tanto, e mentre correvo non mi sono resa conto di dove sono arrivata. Questa corsa non l’ho fatta da sola, ma insieme alla mia allenatrice Sara Locandro, che per me è stata il motore principale». Sono le parole di Chiara Colpo, 29 anni di Mirano. Ora che ha smesso con l’agonismo, ha deciso di insegnare il pattinaggio, e lo fa all’Asd Skating Team di Correzzola, riconosciuta Fisr. Chiara Colpo ha un curriculum da pattinatrice a rotelle di tutto rispetto: 15 medaglie ai Campionati Italiani, 10 medaglie ai Campionati Europei, 3 medaglie ai Campionati del Mondo, 2 medaglie di bronzo al valore atletico. A luglio si è sposata con Elia Rampon, ex rugbista.
«Ho vissuto estati non comuni ai miei coetanei, lontana da casa, a Pescara dove si era trasferita la mia allenatrice. La gioia di salire sul podio, di ricevere una stretta di mano e una medaglia, la soddisfazione di sentirsi ripagati di tutti gli sforzi e sacrifici è il motivo per cui uno sportivo combatte».
Chiara Colpo, nel 2014 ha deciso di insegnare ai bambini il pattinaggio.
«Sì, perchè ognuno, a suo modo, regala qualcosa, vederli felici è la cosa più gratificante e per me un abbraccio a fine gara vale più di mille grazie. C’è chi gioca, chi ci prova, chi semplicemente sta in pista attaccato alla balaustra e saluta mamma e papà. Alcuni piangono a causa delle cadute, altri vogliono copiare i grandi, e altri ancora lavorano duro per i loro obiettivi».
Per iniziare questo sport che cosa è necessario?
«Per un primo approccio servono un paio di pattini ed abbigliamento tecnico. Gli allenamenti sono tre volte a settimana; oltre all’allenamento sui pattini, i nostri atleti svolgono anche un’ora a settimana di preparazione atletica».
Secondo il parere di esperti del settore medico-sportivo, il pattinaggio a rotelle è considerato sport riabilitativo e si colloca tra le prime tecniche sportivo-terapeutiche a ridosso del nuoto. E offre molti benefici...
«Se praticato presto, il pattinaggio può contribuire a prevenire o correggere vizi di posizione delle ginocchia e degli arti inferiori, perchè per avere maggiore presa sul terreno si deve fare forza con il piede sul pattino. Si stimolano e sviluppano equilibrio, la coordinazione dei movimento e l’elasticità delle principali articolazioni degli arti superiori, inferiori e della colonna vertebrale, a qualunque livello questo sport sia praticato. Se si intraprende un allenamento costante si ottiene un progressivo miglioramento della capacità respiratoria e dell’ossigenazione dei tessuti».
Il fisico di molti atleti che hanno praticato pattinaggio, al contrario di quelli che praticano altri sport agonistici, mantiene una considerevole armonia. Come mai?
«L’attività motoria è esaltata da movimenti eleganti, rapidi ma mai bruschi, potenti ma mai esagerati. Molti genitori sono spesso dubbiosi se far praticare ai loro figli questo sport, soprattutto alle femmine, ma il mio compito è spesso quello di tranquillizzarli e garantire loro che, eccetto casi particolari dovuti alla predisposizione fisica, questo sport regala una piacevole armonia e benessere del corpo. Il pattino, diventando tutt’uno con il piede, è un’esaltante terminazione che consente di scorrere sulle superfici stradali o in pista, dando al praticante strane ed indescrivibili sensazioni di libertà», conclude Chiara. —
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